Oggi, presso la Casa del Cinema “M. Mastroianni” di Roma si è tenuta la Conferenza Stampa della presentazione del 37° Torino Film Festival, che si svolgerà a Torino da venerdì 22 novembre al 30 novembre. Il film di apertura è Jojo Rabbit di Taika Waititi che sarà proiettato presso il Cinema Massimo mentre quello di chiusura, Knives Out’di Rian Johnson, sarà proiettato il 30 novembre presso il cinema Reposi. Nell’ambito del TFF, giovedì 21 novembre, presso il Teatro Regio Torino, si terrà il concerto di apertura di Torino Città del Cinema 2020.
Sono 149 lungometraggi e 42 tra medio- e corto-metraggi i film presentati al TFF selezionati tra più di 4000.
Saranno presenti molti tra attori, autori e registi, tra cui, per citarne soltanto alcuni, Gianni Amelio, Giuseppe Battiston, P.G. Bellocchio, Cristina Comencini, Carolina Crescentini, Lorenzo Fantastichini, Stefano Fresi, Marco Tullio Giordana, Antonio Padovan, Barbara Steel, studenti Scuola Gian Maria Volonté, Carlo Verdone.
Riceverà il Gran Premio Torino Barbara Steel che, secondo lo scrittore Clive Barker, fa quello che poche attrici sono capaci di fare: vi fa vedere sia la distruzione che il piacere nello stesso paio di occhi. Non si può dimenticare la sua interpretazione ne Il pozzo e il pendolo di Roger Corman che coglieva nei suoi occhi una specie di mistero esotico.
Sarà Guest Director Carlo Verdone, dal 22 al 24 novembre, che presenterà cinque film estremamente diversi fra loro: Ordet di Carl Theodor Dreyer, Buon compleanno Mr. Grape di Lasse Hallstrom, Divorzio all’italiana di Pietro Germi, Oltre il giardino di Hal Ashby, Viale del tramonto di Billy Wilder.
Cristina Comencini sarà la presidente della giuria.
La più importante sezione competitiva Torino 37 propone 15 film inediti in Italia, di questi l’unico prodotto in Italia è Il grande passo di Antonio Padovan, mentre Now is Everything, prodotto negli USA ha come registi italiani doc, Riccardo Spinotti e Valentina De Amicis.
Hanno illustrato la selezione e la programmazione, la direttrice Emanuela Martini (‘Festa mobile’, ‘After Hours’ con 17 film, di cui 3 film saranno proiettati nella ‘notte horror’ il 23 novembre, ‘Si può fare! L’horror classico 1919-1969’ con 35 film) secondo la quale il festival è caratterizzato dalla rassegna horror, e i suoi collaboratori Davide Oberto (TFF doc, Italiana Corti) e Massimo Causo (Onde & Onde-Antrum). È intervenuto anche il direttore del Museo del Cinema Domenico De Gaetano.Il programma è scaricabile dal seguente link:
https://www.dropbox.com/s/b2owzq71bormw2u/TFF_programma_2019.pdf?dl=0
Francesco Giuliano
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