SUD PONTINO – Inaugurata nel pomeriggio di ieri presso il Museo Nazionale di Sperlonga e Villa di Tiberio sarà visitabile già da oggi, e fino al prossimo 2 giugno, la mostra “Livia e le altre raccontano” diffusa nei musei del Sud Pontino, che la ospiteranno contemporaneamente in un cammino fisico e virtuale costruito intorno al racconto di donne, tra mito e leggenda.

 Livia Drusilla, moglie dell’imperatore Augusto, sarà la madrina di questo viaggio immersivo nella storia delle figure femminili di Marìca a Minturno, Tulliola a Formia, Circe a Sperlonga, Pollia a Fondi e Camilla a Priverno, costruito attraverso sessantaquattro creazioni sartoriali e installazioni.

L’esposizione, a cura dell’dell’Associazione #AmolamiaTerra Aps Ets, in collaborazione con la Direzione Regionale dei Musei del Lazio, il Museo Archeologico Nazionale e Villa di Tiberio di Sperlonga, il Museo Nazionale di Formia, il Parco Archeologico di Minturnae, il Comune di Priverno, il Museo Archeologico di Priverno, il Comune di Fondi, il Museo Archeologico di Fondi, è patrocinata dalla Provincia di Latina nell’ambito del progetto “Via Appia Regina Viarum”.

“Con ‘Livia e le altre raccontano’ – scrive il presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli –  riparte la programmazione delle iniziative volte a valorizzare e raccontare il grande patrimonio storico artistico dell’Appia, che ci vede coinvolti come Ente referente per i tredici comuni pontini. Ho accolto con grande gioia la proposta di una mostra che potesse connettere luoghi diversi, creando non solo un evento diffuso unico nel suo genere, ma un percorso tutto da scoprire nei musei archeologici che il nostro territorio ha la fortuna di ospitare”.

La Cabina di Regia per “Via Appia Regina Viarum”, voluta fortemente per sostenere la candidatura del Ministero della Cultura a Patrimonio dell’Unesco – spiega il presidente della Provincia Pontina – consisteva proprio in questo: valorizzare il nostro grande patrimonio in manifestazioni che facessero emergere lo spirito identitario che l’asse viario romano ha rappresentato nello sviluppo di questo lembo prezioso di terra. Mettere in comunione le tante anime di un’area così densa di storia, in un unico racconto corale in grado di restituire la dimensione complessiva della regina di tutte le vie e della cultura, che intorno a lei si è sviluppato, era e resta il nostro obiettivo.

“Per questo motivo – conclude Stefanelli – non potevamo che intravedere le potenzialità di una mostra diffusa che ha in sé la stessa voglia embrionale di creare una connessione profonda con i luoghi. Ringrazio dunque l’Associazione Amo la mia Terra Aps Ets per aver costruito una ricca rete di collaborazione e tutti gli enti patrocinanti che hanno dimostrato la comune volontà di far crescere sinergicamente il territorio. Un plauso anche alla Direzione Regionale dei Musei del Lazio per il suo contributo prezioso nel diffondere la Bellezza artistica dei nostri siti”.


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