“Per un anno e mezzo si sono create ad arte incertezze sulla gestione e l’operato di Abc, insinuando costanti dubbi nei cittadini. Adesso è arrivato il momento del riscatto. Dalla due diligence commissionata dall’amministrazione comunale e pagata 43mila euro, emerge con chiarezza che l’azienda speciale voluta dalla prima amministrazione Coletta non ha nessuno scheletro nell’armadio. Nelle varie sezioni controllate, Abc risulta un’azienda sana in cui non si riscontrano irregolarità di rilievo”. Così Lbc commenta i risultati del lavoro di verifica e controllo dei conti di Abc.
“Per oltre un anno i revisori hanno studiato tutte le carte, i bilanci, le gare e ogni altro atto di Abc. E la situazione – prosegue il movimento in una nota – risulta addirittura migliore del previsto, sia sul piano della sostenibilità finanziaria che sul piano degli affidamenti esterni sotto soglia, che hanno regolarmente seguito il criterio dell’economicità. Un risultato degno di nota è inoltre relativo alla riduzione della produzione dei rifiuti e al contestuale aumento della raccolta differenziata, che nel 2023 ha raggiunto quota 52%. Le criticità emerse sono invece ben altre e riguardano soprattutto l’inerzia dell’attuale amministrazione, legata in primo luogo alla mancata estensione del servizio porta a porta che è in fase di stallo da orma troppo tempo. Da sottolineare inoltre che i revisori della due diligence non hanno potuto valutare se il passaggio al porta a porta fosse sostenibile in tutta la città o meno, a causa della mancanza di dati richiesti al Comune in merito ai costi, ai ricavi e ai risparmi che il metodo di gestione ha introdotto. E’ ciò che sosteniamo da mesi. Questa maggioranza finge di non vedere i vantaggi del metodo porta a porta, che non sono solo ambientali ma anche economici in virtù dei ricavi delle vendite delle materie prime seconde, dei risparmi ottenuti dal minore conferimento a Rida Ambiente e dei benefici derivati dal recupero dell’evasione”.
“Ovvie le considerazioni sulla fragilità patrimoniale di Abc, che dipende da un solo cliente, unico socio, il Comune – prosegue Latina Bene Comune – La domanda che ci dobbiamo porre è: che possibilità ci sono che il Comune di Latina possa diventare un cattivo pagatore o fallire? Scarse, vista l’ormai salda solidità economica dell’ente e gli innumerevoli controlli introdotti. Certo tutti gli atti dell’azienda devono tornare nella massima trasparenza dovuta per legge e per statuto, proprio come avveniva nella precedente amministrazione. Devono tornare nelle aule delle commissioni e nel Consiglio, come purtroppo non è avvenuto per ben due bilanci, 2022 e 2023, dell’azienda speciale. La maggioranza Celentano farebbe bene a unirsi alle nostre reiterate richieste di trasparenza e pretendere dal proprio esecutivo il rispetto di regole, perché sul resto è ormai chiarissimo che l’azienda è stata gestita con correttezza nell’interesse della comunità, della sua mission e dei lavoratori. Sarebbe invece necessario a questo punto guardare alle gravi inadempienze che si stanno compiendo ora – conclude Lbc – perché la politica comincia ad avere serie responsabilità sulla mancata chiusura del Pap in centro e la situazione di stallo della differenziata, al 52% ormai da più di un anno, potrebbe configurare un danno erariale a causa della mancata riduzione della quota di indifferenziata e del conseguente impegno economico, pari a 6 milioni di euro all’anno, dell’ente per lo smaltimento presso la Rida. In ultimo, apprendiamo che il dg Ascoli lascerà Abc il 18 ottobre. Come verrà gestita la fase di transizione fino alla nuova nomina? Non possiamo permetterci ulteriori fasi di stallo oltre a quelle già in atto”.
News-24.it è una testata giornalistica indipendente che non riceve alcun finanziamento pubblico. Se ti piace il nostro lavoro e vuoi aiutarci nella nostra missione puoi offrici un caffè facendo una donazione, te ne saremo estremamente grati.