Ci sono i competenti di mestiere e quelli dell’ultim’ora. Evidentemente, dev’esserci qualcosa che non mi torna circa l’assegnazione dei primi premi: il tanto reclamizzato e osannato giovane vincitore di Sanremo, il premiato film a Berlino (sceneggiatura) “La paranza dei bambini”. Di e sul festival troppo e stroppio s’è detto, l’ultima,la dichiarazione del giovane (Corriere della sera): se finora non s’era sentito assolutamente diverso, ora si è fatto di tutto per farlo sentire tale. Non so a che cosa o a chi si riferisca, mi meraviglio poiché a me sembra che della canzone si parli e non del suo status etc. Riguardo alla quale critico una giuria non qualificata tecnicamente nel settore, riguardo ai gusti di ognuno non si disputa purché non condizionati da ideologismi o convinzioni forzosamente innovative; il testo,francamente,non mi sembra una novità. Quando a Modugno se ne uscì con “Volare”, quello sì fu uno scossone “futurista” pur sempre,però,d’autore (ancora giovane!) “Le mille bolle blu” di Mina,invece, fu tranciata impietosamente, quella sì d’avanguardia e surreale; lei disse: “mai più Sanremo” e se ne fregò. La “povera” Milva (ultima volta) con “Uomini addosso”, bel testo e ritmo,(stile brechtiano), fu sonoramente esclusa. Lucio Dalla fu azzerato con “Paf bum” e l’elenco potrebbe proseguire.Avrete capito che si parla di artisti altro che competenti. La Berté deve sparire e andare in pensione? Mah, mi pare che non tolga spazio ai giovani che,vivaddio, ne hanno conquistato di spazio! Non ho competenze tecniche in materia ma credo di avere un orecchio musicale, una educazione all’ascolto di ogni genere di musica non ultima quella dodecafonica,per me entusiasmante, del Rap(Rep), quello pregnante e calzante, delle musiche orientali e quant’altro, tutto ciò che sa di buona musica; ho sempre categoricamente rifiutato la stronzata del distinguo tra musica classica, leggera, pop. Ebbene, impegnandomi a riascoltare “Soldi” dell’ammirato cantautore, non riesco a orientarmi, sarà senz’altro un mio limite. Mi si dice che sia la prima in classifica, un tributo planetario di consensi,praticamente, come Salvini? Anche lui primo nelle classifiche, il popolo ha sempre ragione?! Che dire del film di Giovannesi- Saviano? Di buona fattura, d’accordo, ma discutibile sia per il contenuto,decisamente ab-usato ossia usato a uffa quanto a camorre, suburre e malavita napoletana, sia per il messaggio, distruttivo e insidioso per gli adolescenti: istruzioni per l’uso(al millimetro), un “manuale” circa la vocazione e istigazione alla delinquenza. Per le scuole? Alt, classi “adulte”, previa e post discussione né episodica né d’occasione bensì permanente con gli alunni (pare che il produttore avesse suggerito il divieto ai 18 anni). Non c’è nulla in esso che,oramai, non sappiamo a memoria compresi gli effetti della denuncia del problema ovvero le controindicazioni(purtroppo). Peraltro, il film è ossessivo nella sua reiterata insistenza monotematica, per il susseguirsi, talvolta farraginoso, di sequenze sempre uguali. Il messaggio finale come catarsi della tragedia? Mah…Del premio a Saviano (sceneggiatura),forse, potevamo farne a meno,comunque, per lui la camorra o malavita napoletana in forma d’arte non finisce mai, oramai è roba(!) richiesta dal mercato e pubblico, Al contrario de “La musica è finita” della grande Ornella Vanoni, su tale versante la musica è in-finita! (gmaul)
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