“Comandante” narra con netto realismo l’umanità di uno dei tanti eroi italiani dimenticati

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Titolo: Comandante

Genere: dramma

Durata: 120 min

Regia: Edoardo De Angelis

Soggetto: Edoardo De Angelis

Sceneggiatura: Edoardo De Angelis, Sandro Veronesi

Fotografia: Ferran Paredes Rubio

Musiche: Robert Del Naja, Euan Dickinson

Produzione Paese: Italia, 2023

Cast: Pierfrancesco Favino, Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh, Silvia D’Amico, Arturo Muselli, Giuseppe Brunetti, Gianluca Di Gennaro, Johannes Wirix, Pietro Angelini, Mario Russo, Cecilia Bertozzi, Paolo Bonacelli, […]

Il film Comandante, diretto da Edoardo De Angelis, descrive le vicissitudini del capitano Salvatore Todaro della Regia Marina Italiana, al comando del Sommergibile “Comandante Cappellini”, e del suo equipaggio, durante la seconda guerra mondiale. Dopo aver superato lo stretto di Gibilterra – era il 1940 -, mentre navigava nell’Oceano Atlantico il sommergibile venne attaccato dalla nave belga Kabalo, che per conveniente risposta veniva affondata. A tal punto Todaro, trovandosi dinanzi al dilemma shakespeariano se soccorrere o non soccorrere l’equipaggio belga composto da ventisei marinai, già alla deriva e destinato a morte sicura, – ritenendosi ovviamente “uomo di mare” e contravvenendo agli ordini superiori, come fece Antigone che non rispettò la “legge del re Creonte” per dare degna sepoltura al fratello Polinice -, prese la saggia decisione di salvare i naufraghi perché, pur essendo in guerra, il suo essere uomo lo portava a rispettare quella legge morale di kantiana memoria che è dentro di noi. Siamo ancora uomini però – disse, infatti. In altre parole è la legge “divina”, intrinseca nella coscienza umana, che dovrebbe prevalere sempre sulla legge dell’uomo!  La numerosità eccessiva dei marinai nemici, tuttavia, lo costrinse a navigare per tre giorni in emersione fino ad un porto sicuro, rendendosi nel frattempo facile bersaglio delle forze nemiche inglesi vagolanti in quelle acque. In questo lasso di tempo il sommergibile si trasformò in un luogo di incontro e di confronto tra uomini sconosciuti di paesi e idiomi diversi che, a causa del ristretto spazio, scoprirono vicendevolmente di esternare gli stessi sentimenti e di provare le stesse emozioni. Ciò li portò a comprendere che nella loro presunta diversità, sia per cultura che per lingua, esisteva una grande e intrinseca similitudine che li univa indissolubilmente. Un alchimista a suo tempo avrebbe detto: similia similibus solvuntur! E questa similitudine era ed è l’umanità che Todaro (Pierfrancesco Favino), da parte sua, esprime con la frase “perché noi siamo italiani” differenziandosi nettamente dal “siamo fascisti”.

Grazie all’esperta e agile direzione di De Angelis, la magnifica interpretazione di Favino scava profondamente nell’intimità umana, da cui emerge una ricchezza di sentimenti attraverso cui si manifesta la potenza drammatica di un uomo che con il cuore che gli pulsa decide responsabilmente da solo e alla fine perviene all’obiettivo. In altre parole Comandante mette in auge ciò che l’essere umano potrebbe essere, ma che lo differenzia da quel che è attualmente a causa di un’educazione che lo porta a non obbedire alla sua coscienza. Tutto ciò viene arricchito dalla stupenda e chiara fotografia di Ferran Paredes Rubio, che riesce con maestria ad inquadrare, attraverso l’essenziale, il sostanziale, dando talora un tono di mistero che tiene lo spettatore in attesa e mettendo in risalto le emozioni e lo stato psicologico dei diversi personaggi, tant’è che ogni fotogramma sin dall’inizio deborda di contenuti notevoli.

Edoardo De Angelis è un regista quaranticinquenne, esploratore versatile dell’animo umano, che esordisce con Mozzarella Stories (2011) e con Perez (2014), ma che diventa popolare con il film Indivisibili (2016), che gli fa vincere diversi premi (Biennale di Venezia, David di Donatello, Nastro d’argento e Globo d’oro). Nell’autunno 2022 esce il libro Comandante (Bompiani) scritto con Sandro Veronesi, che costituisce la sceneggiatura del film.

Comandante, film di apertura della LXXX Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è stato anche in concorso per il Leone d’oro.

Filmografia

Mozzarella Stories (2011), Perez (2014), Magnifico shock in Vieni a vivere a Napoli (2016), Indivisibili (2016), Il vizio della speranza (2018).

Francesco Giuliano

 

 


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Francesco Giuliano
Giuliano Francesco, siciliano d’origine ma latinense d’adozione, ha una laurea magistrale in Chimica conseguita all’Università di Catania dopo la maturità classica presso il Liceo Gorgia di Lentini. Già docente di Chimica e Tecnologie Chimiche negli istituti statali, Supervisore di tirocinio e docente a contratto di Didattica della chimica presso la SSIS dell’Università RomaTre, cogliendo i “difetti” della scuola italiana, si fa fautore della Terza cultura, movimento internazionale che tende ad unificare la cultura umanistica con quella scientifica. È autore di diversi romanzi: I sassi di Kasmenai (Ed. Il foglio,2008), Come fumo nell’aria (Prospettiva ed.,2010), Il cercatore di tramonti (Ed. Il foglio,2011), L’intrepido alchimista (romanzo storico - Sensoinverso ed.,2014), Sulle ali dell’immaginazione (NarrativAracne, 2016, per il quale ottiene il Premio Internazionale Magna Grecia 2017), La ricerca (NarrativAracne – ContempoRagni,2018), Sul sentiero dell’origano selvatico (NarrativAracne – Ragno Riflesso, 2020). È anche autore di libri di poesie: M’accorsi d’amarti (2014), Quando bellezza m’appare (2015), Ragione e Sentimento (2016), Voglio lasciare traccia (2017), Tra albori e crepuscoli (2018), Parlar vorrei con te (2019), Migra il pensiero mio (2020), selezionati ed editi tutti dalla Libreria Editrice Urso. Pubblica recensioni di film e articoli scientifici in riviste cartacee CnS-La Chimica nella Scuola (SCI), in la Chimica e l’Industria (SCI) e in Scienze e Ricerche (A. I. L.). Membro del Comitato Scientifico del Primo Premio Nazionale di Editoria Universitaria, è anche componente della Giuria di Sala del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 e 2019/Giacarlo Dosi. Ha ricevuto il Premio Internazionale Magna Grecia 2017 (Letteratura scientifica) per il romanzo Sulle ali dell’immaginazione, Aracne – NarrativAracne (2016).