Coletta : “Siamo tornati al Medioevo. E’ importante che la città inizi ad aprire gli occhi “

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Ora che è passato del tempo e che si leggono le cose con maggiore distacco rispetto alla mia esperienza sindacale posso dire che inizio a provare soddisfazione nell’analizzare ciò che abbiamo lasciato alla città. È una soddisfazione che mi dà più serenità nello svolgere il mio operato di consigliere di opposizione e una consapevolezza diversa rispetto al giudizio dei cittadini.
Aver lasciato i conti in ordine pagando 25 mln € di debiti fuori bilancio senza aver generato debiti e non mi si venga a dire che i conti li ha aggiustati l’attuale amministrazione…sarebbero dei geni dell’economia e della finanza! Aver cambiato tutto il sistema del TPL, aver cambiato tutto il sistema della pubblica illuminazione, il PUA, la gestione dei servizi sociali con l’integrazione socio sanitaria, aver creato l’azienda speciale Abc con l’implementazione del porta a porta che ha portato la RD dal 24 % al 54% e la stabilizzazione di 120 lavoratori, aver portato importanti finanziamenti (32 mln €) per i progetti di riqualificazione del Nicolosi, quello del quartiere q4q5, il parco Falcone e Borsellino.  L’impronta partecipativa con i patti di collaborazione, l’Urban Center, le case di quartiere. Aver contribuito a creare 2 nuovi corsi di laurea con l’Università. Un teatro restituito con la certificazione di agibilità. Sono tutte cose che nel tempo mi vengono riconosciute dalla gente. Me ne accorgo quando vado per strada. Però la città ha scelto altro e va rispettata. Siamo ad un anno della nuova amministrazione.  È facile fare opposizione con questa amministrazione. Pensano di gestire la pubblica amministrazione come se fosse cosa loro. Del resto se vai al governo della città per sistemare gli interessi personali è inevitabile che prima o poi vai a sbattere. I processi partecipativi sono inesistenti. Il terzo settore inascoltato. L’ Urban Center, che non è un’associazione che fa riferimento a me ma un importante strumento di partecipazione utilizzato nella gran parte dei comuni medio-grandi, è inutilizzato. Si prendono decisioni che dovrebbero essere condivise in consiglio comunale e dovrebbero essere il frutto di una condivisione con la città.  Aver appaltato all’Università l’ex Garage Ruspi che avrebbe avuto sin dall’inizio determinate funzioni e così la ex Banca d’Italia senza essersi confrontati con la città e con il consiglio comunale mi sembra un fatto grave. Mi sembra che se ne siano voluti liberare perché non sapevano cosa farci. Perché sono poveri di idee. Sono luoghi che vanno messi a disposizione dei cittadini, che potrebbero diventare importanti sale espositive, sale convegni, luoghi d’incontro per l’associazionismo. Insomma sono spazi di cui deve usufruire tutta la città a partire dai giovani. Io stavo prendendo accordi con importanti poli museali proprio perché gli edifici si prestavano per quell’utilizzo.
L’Università ha i suoi spazi e durante il mio mandato ha avuto porte spalancate. Fra l’altro la delibera mi sembra abbia un profilo di illegittimità rispetto ai rapporti di collaborazione tra enti pubblici. Così come tutto il percorso fatto con gli atti autorizzativi del Festival del cinema per le donne (20 spettatori di media). Ma voglio ricordare ad esempio la rimodulazione del progetto Alta Diagnostica di cui ha beneficiato l’ospedale facendo un grande salto qualitativo per l’offerta diagnostica. E così la storia di Latina Ambiente con una transazione a mio avviso “stranamente “molto affrettata, con il riconoscimento di crediti che prima non erano stati riconosciuti dagli uffici. La rinuncia alla costituzione di parte civile è un altro schiaffo dato alla città. La malgestione del porta a porta. Si criminalizza Abc per quali secondi interessi? Non approvando il piano industriale e mantenendo ferma al 54% la RD credo si stia configurando un danno erariale. Perché conferiamo ancora troppa indifferenziata da smaltire. Mi viene da pensare anche in questo caso che ci siano altri interessi secondari. Ed il centro è diventato un immondezzaio inguardabile. I lavori per il parco Falcone e Borsellino son in gravissimo ritardo.

Ma non dovevano essere loro a risolvere i problemi del decoro?
Per non parlare della Marina: tutto fermo ed in clamoroso ritardo. Con un bando per i chioschi molto discutibile. E la Casa della Musica? E lo skate park? E la riqualificazione dello stallino? Rischiamo di perdere il finanziamento di 80 mln di Euro della Metro perché non si sta ultimando il progetto alternativo per il collegamento con Latina Scalo.  A me sembra tutto peggiorato proprio perché la città è ferma e paralizzata dalla mancanza di una figura che sappia governare la città Non me ne voglia la Sindaca ma mi sembra evidente che il suo agire è troppo condizionato da figure che apparentemente stanno nelle retrovie e che devono sistemare prima gli interessi personali. La fanno esporre anche a clamorose brutte figure che un sindaco non può e non deve fare: la ridicola vicenda del Lazio Pride, l’inverosimile discorso fatto il 25 aprile, la figuraccia fatta all’audizione per la capitale della cultura e la pessima figura fatta con la sua assenza all’evento con il premio Nobel Giorgio Parisi.

La chiusura parziale dell’isola pedonale in controtendenza rispetto a tutti gli indirizi della transizione ecologica

Sono stati ridimensionati tutti gli strumenti partecipativi perché la città torna ad appartenere al Palazzo. Nel settore dell’Urbanistica ricompaiono i fantasmi del passato…
Un Palazzo che sta diventando troppo opaco.
Del resto se hai raccontato tante “cazzate” e tante verità distorte ora sei costretto a pagare il conto. Anche con la tempistica rispetto ai percorsi amministrativi. Si brancola nel buio, senza visione e senza prospettiva.
Purtroppo il conto della loro inefficienza lo paga tutta la comunità.

Siamo tornati al Medioevo.

È importante che la città inizi ad aprire gli occhi…

(Damiano Coletta ex sindaco di Latina )


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