LATINA – Latina Bene Comune correrà da sola anche al ballottaggio. Bastano – spiegano dal movimento – alcuni dati per comprendere la portata della “rivoluzione della normalità” che si compirà se Damiano Coletta dovesse essere eletto sindaco di Latina il prossimo 19 giugno. Con lo schieramento di Latina Bene Comune diventeranno consiglieri 18 persone (9 della lista Latina Bene Comune, 5 di Latina Rinasce, 4 di LBC Giovani) al debutto assoluto in Consiglio comunale. Otto di queste, vale a dire poco meno della metà dell’intero gruppo consiliare, saranno donne tra cui una (Valeria Campagna) soltanto ad agosto compirà 19 anni: persone dotate di competenze nel proprio settore professionale, in ambito studentesco e nel mondo del volontariato.
In caso contrario, torneranno a sedere in Consiglio “vecchi marpioni” della politica che con i propri interessi personali hanno costruito il potere politico. Buona parte sono dipendenti delle diverse amministrazioni pubbliche, dello stesso Comune di Latina e di aziende partecipate. Personaggi abituati a fare un uso personalistico della politica. Da anni, qualcuno da decenni, seduti su quelle poltrone che non vorrebbero mai abbandonare perché incapaci di fare altro. L’abuso dell’aggettivo “nuovo” si commenta da sé, un’offesa verso chi ogni giorno ha visione – basta volere guardare – dei danni e dei misfatti compiuti da chi oggi cerca di attribuirsi una verginità posticcia.
L’analisi dei dati elettorali dimostra che le sacche di potere personale sono ancora consistenti, ma a ben vedere risultano ormai significativamente circoscritte. I cittadini hanno ribadito la necessità di un cambiamento e il segnale viene pure da quegli elettori, oltre un migliaio, che pur votando liste di riferimento del centrodestra, hanno voluto esprimere il proprio gradimento e la propria fiducia a Damiano Coletta e non a Nicola Calandrini.
«Ora è necessario “completare il lavoro” con il contributo di ognuno, anche di coloro che non si sono recati al voto al primo turno – afferma Coletta – Il movimento Latina Bene Comune è fiducioso che il prossimo 19 giugno tutti i cittadini di Latina, così come ha già fatto al primo turno oltre il 22% degli elettori, sapranno valutare attentamente tutte queste differenze avviando la nuova bonifica della nostra città».
«Il movimento Latina Bene Comune è apartitico e in quanto tale – ribadisce il candidato sindaco – non farà apparentamenti con nessuno. Tale decisione, coerentemente con la linea tenuta per tutta la campagna elettorale, sarà ratificata nell’assemblea di giovedì prossimo. Il nostro obiettivo è e rimane il bene comune, pertanto – e lo sottolineiamo per chiarire la posizione rispetto ad alcune dichiarazioni di leader ed esponenti di altre formazioni – qualsiasi sostegno arriverà a favore del bene comune sarà bene accetto».
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