LATINA – alla società Atral riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato
“Negli articoli di stampa comparsi in questi ultimi giorni sui quotidiani locali riguardanti la nuova gestione del Servizio di Trasporto Pubblico Locale dal 1° Luglio, viene dato ampio risalto al fatto che il Comune di Latina si vanta della circostanza che con il “nuovo Appalto” si risparmieranno 250.000 Euro l’anno.
Dispiace però sottolineare in questo caso che Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale si sono dimenticati dei quasi 30 dipendenti che dal 1 luglio 2018 rimarranno senza lavoro a causa di una clausola sociale inserita nel bando che non prevedeva l’obbligo da parte del nuovo gestore di riassorbire l’intera forza lavoro precedentemente impiegata nel servizio.
Ieri 28 giugno 2018 si è tenuta infatti presso l’Assessorato al Lavoro della Regione Lazio (Direzione Vertenze e Interventi a Sostegno del Reddito) la riunione decisiva tra le Aziende ATRAL e SCHIAFFINI, le Organizzazioni Sindacali e la RegioneLazio nell’ambito della procedura di licenziamento collettivo prevista dalla Legge, per la definizione della questione dei dipendenti che dovranno essere assorbiti dal “Nuovo Gestore” RTI Cilia.
In tale riunione le Organizzazioni Sindacali hanno presentato il verbale con il quale il nuovo Gestore RTI Cilia si impegna all’assunzione di n° 53 addetti su una complessiva forza lavoro impiegata nel Servizio ed indicati in sede di gara, di n° 83 addetti. Tutto ciò a conferma, una volta di più, che il Bando non tutelava affatto i lavoratori in difformità dalle puntuali previsioni di legge; e ciò come fin dall’inizio denunciato da ATRAL la quale, se avesse partecipato e vinto l’appalto, sarebbe stata obbligata a mantenere l’intera forza lavoro.
La differenza non è banale, oltre 1 milione l’anno di costi in più, (se si pensa che il costo medio di un addetto autoferrotranvieri è di circa 35.000 euro/anno) e quindi 1 milione l’anno di costi in meno per il nuovo Gestore che se confermasse l’intenzione di non riassorbire l’intera forza lavoro potrebbe beneficiare di condizioni particolarmente favorevoli, in termini di costi del personale.
Tra i licenziati, oltre agli autisti, ci sono anche i meccanici (non ne è stato assunto nessuno eppure il Bando ne prevede obbligatoriamente l’impiego di “almeno 3”) e il personale destinato ai servizi di coordinamento e controllo (eppure si enfatizza l’impiego dal parte del nuovo Gestore di squadre di controllori per scongiurare l’evasione), nonchè il personale addetto ai servizi di pulizia e rifornimento e quello amministrativo.
I 30 lavoratori non assorbiti verranno licenziati salvo quelle poche unità che Atral e Schiaffini, con senso di responsabilità cercheranno di ricollocare. La procedura di licenziamento genererà comunque costi e contenziosi per diverse centinaia di migliaia di euro. Chi pagherà le spese? L’Amministrazione Comunale?
Ciò nonostante il Comune di Latina è tranquillo e soddisfatto per aver risparmiato 250.000 euro. Senz’altro non sono tranquilli e soddisfatti i 30 lavoratori (e le relative famiglie) che rimarranno senza lavoro. Sulla loro pelle, purtroppo, si è consumata “l’innovazione” del servizio tanto decantata in questi giorni.
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