LATINA – “Il capoluogo sale nelle classifiche di qualità della vita” urlano alcuni sventolando le pagine del quotidiano “Italia Oggi” sul web. “Ma che sale? Latina scende” rispondono altri con il Sole24 in pugno. E giù botte sul fatto che “il libro sta cambiando” e quelli che invece dicono che ci siamo “abituati al brutto anziché al bello”. Insomma, un bel torrente di chiacchiere che confluisce senza posa nel mare del gioco delle parti tra tifosi e detrattori del sindaco. Guardiamo però ai fatti.

Coletta: “il nostro trend è positivo, andiamo avanti”

Solo pochi mesi fa gli stessi giornali si stracciavano le vesti perché un’altra classifica, questa volta del “Sole24ore” vedeva invece un “drammatico” crollo degli indici di crescita in termini di qualità della vita. Qual è la verità dunque? C’è da gioire oppure no?

Fa bene Coletta a parlare di “testimonianza di un trend positivo che siamo riusciti ad avviare grazie a decisioni amministrative importanti” come ha fatto attraverso il quotidiano “Il Messaggero”? Oppure dicono bene i detrattori, che sul web un giorno sì e l’altro pure ne chiedono le dimissioni per questo o quel problema?

Piccolo dettaglio, la classifica riguarda le province, non i singoli comuni

Di sicuro, quando c’è la risalita di una città in una classifica, pur sempre basata su meri dati statistici, è paradossale vedere l’opposizione lamentarsi in questa maniera scatenando un dibattito corpo a corpo con i sostenitori del Sindaco. Ma tutto questo “gustoso” dibattito forse non considera che la classifica calcola la qualità della vita nelle province e non nei singoli comuni(Lo scrivente si è anche assunto l’onere di contattare la redazione di “Italia Oggi” per farsi confermare questo piccolo dettaglio).

Questo dovrebbe porre fine alla discussione, perché sebbene Latina sia la più popolosa delle città della provincia di cui è capoluogo è anche vero che il territorio “attenzionato” dall’indagine di “Italia Oggi” è popolato da 575.218 persone di cui poco meno del 22% sono i cittadini di Latina.

Se siamo risaliti in classifica, dunque, non può essere solo merito del Capoluogo né può essere escluso che siano “crollate” le province che prima stavano sopra noi. Questi strumenti dovrebbero servire ad analizzare i numeri e non farne un randello contro chi ci sta antipatico, sia esso di maggioranza o di minoranza.

La reazione di chi doveva cambiare il libro, quindi è stata infantile. Mentre i detrattori perenni che vanno in giro a fotografare ogni foglia che cade dall’albero per dare la colpa al Sindaco sono una cosa endemica, impossibile da debellare, non vale nemmeno la pena parlarne.

Queste classifiche portano “sfiga” alla politica

Se poi siete scaramantici fate attenzione perché questi sondaggi portano una sfiga pazzesca. Ne sa qualcosa il fu Sindaco Vincenzo Zaccheo che si faceva forte di sondaggi e contro sondaggi in merito al suo gradimento personale poche settimane prima di essere malamente defenestrato dalla propria maggioranza.

Comunque la si veda, Latina affronta questo dibattito non molto diversamente dal passato. Magari a parti inverse, ma sempre con battute simili per ogni ruolo. Per dimostrare che non solo si cambia libro, ma nemmeno il repertorio delle vecchie battute.


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