“Classicus” in latino vale “appartenere alla prima classe” cioè quella degli equites/cavalieri, insomma i “nobili” tutto compreso! Quanto ai licei del capoluogo il Dante Alighieri, negli ultimi anni, non sembra appartenere più davvero alla prima classe non reggendo il confronto con i due senz’altro buoni licei scientifici che direi di prima classe quindi “classici”. Strana, triste storia quella del suddetto liceo che, per sua fortuna, ha continuato ad avere docenti di prestigio che hanno ben “surrogato” la dubbia dirigenza i quali però vanno scemando vieppiù per via del pensionamento (nulla o poco so dei sopravvenuti). Quel che stona è la faccenda dei dirigenti che il Ministero designa a caso, senza un minimo monitoraggio a riguardo, neppure da parte del presidente Asso.ne Naz. Preside Mario Rusconi (al tempo collega di università): sono informati di quanto possa accadere là dove alcuni dirigenti potrebbero essere impiegati in ruoli non equipollenti?! In una scuola il Dirigente (meglio Preside, più chic!) dovrebbe essere quel che in una famiglia sono il pater e la mater cioè dei saggi “amministratori”, purtroppo invece circolano di quelli non propriamente all’altezza del compito. Con l’aggravante che, su richiesta, viene loro accordata la proroga: ce ne sono stati di prorogati a vita, l’anomalia è tuttora in corso! In buona sostanza, una riforma della scuola stenta o resiste a venire e mai ci sarà se si prosegue sull’onda del “vedremo-faremo”, se si continua a considerarla come un purgatorio cioè un passaggio per una destinazione del tutto indipendente da essa, più brutalmente: una “purga” efficace solo per l’eliminazione della “corteccia” e non per l’assimilazione della “essenza”. Ho già scritto una lettera al Corriere, figurarsi se questo ministro come i suoi predecessori si porranno il problema. Tra i più urgenti provvedere a non sguinzagliare negli istituti scolastici dirigenti improponibili e improrogabili! Una preghiera: Padre nostro che nei cieli stai, liberaci dal male così detto Covid come da quello di color che mai fur “dritti” (dirigenti) in circolazione nella scuola, un virus pericoloso ! Deh “de-libera” che il nostro Classico si riappropri del titolo e dei connotati di primo in classifica (coi due licei sunnominati)! Con esso il teatro cittadino: possa risorgere finalmente dalle ceneri, si provveda di grazia a designare un direttore artistico, si istituisca un ufficio promozione come è in e per tutti i teatri che Cristo ha indetto: si assuma o designi qualcuno che sappia essere “personale” non solo nella persona (fisicamente) ma anche operativamente. Avranno capito che la faccenda teatro non significa imbastire la cosiddetta stagione o cartellone trattandosi bensì di un affare più complesso? Non dico un teatro “classico” ma almeno “volgare” c….! Dante direbbe “quandoque humile quandoque mediocre”, sì, una via di mezzo (mediocre) tra l’alto (vedi il Piccolo di Milano) e il basso, quello cosiddetto parrocchiale (?!) !! Dai, Sindaco, ti prometto che se ce la faremo ti farò recitare, fidati! Per te ho in mente un ruolo che ti renderà….vittorioso: “L’uomo che (non) sapeva troppo”! E vaaaaiiii sul palcoscenico! Un momento: non è che dovrai chiedere il permesso ai Vigili del Fuoco??! (gimaul)
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