LATINA- E’ stata la radio, ieri, a ricordarmi che oggi sarebbe stato il compleanno di Gigi Proietti. Un data importante, evocativa perché coincidente con la festività dei morti: 80 anni!
Questa mattina, come ogni lunedì, vado a far colazione al Bar Harry’s di Via Petrarca. Sto addentando il cornetto quando l’occhio va al televisore in fondo alla sala. Leggo in basso, ultim’ora: Gigi Proietti è morto.
Cazzo, ma come è morto Gigi Proietti, dico a Marco mentre mi passa il caffelatte. Sì, è morto Proietti. Entra un ragazzo con gli occhi lucidi, la notizia l’ha sentita in macchina, alla radio. E’ triste quel ragazzo, la colazione è meno dolce.
Era ricoverato da quindici giorni in una clinica romana. L’attore ha chiesto ai familiari e agli amici di mantenere assoluto riserbo. Era da tempo malato di cuore, nelle ultime ore la situazione è peggiorata. Proietti cala il sipario prima di aver fatto sorridere, stavolta amaramente, con l’ultimo sketch: andarsene nello stesso giorno in cui si è venuti al mondo, per di più nella festività in cui ricordiamo i defunti.
Gigi Proietti ha fatto ridere – e pensare! – generazioni molto diverse. Lo vidi anni fa al Sistina, uno spettacolo lunghissimo e strabiliante. Aveva una capacità unica di calcare il palcoscenico. Il cinema e la popolarità con Febbre da Cavallo, poi il piccolo schermo. Il Maresciallo Rocca ha segnato un’epoca, ogni replica registrava milioni di ascolti a testimoniare dell’affetto del suo pubblico.
Passione senza fine per il suo lavoro, umiltà ed umanità. Quando Maurizio Costanzo lo rimosse, sostanzialmente, dalla direzione artistica del Brancaccio, Proietti non fece la vittima, non alzò mai la voce. Come fanno gli Uomini rispose a quello sgambetto con la sua arte ed il suo talento. Ha formato una generazione di attori, soprattutto comici. Uno su tutti, Enrico Brignano.
Lo ricordo come doppiatore, con quella sua voce calda, avvolgente, sensuale. Prestò la voce al genio della lampada del cartone Disney “Aladin”. E’ il ricordo più intenso che ho di Proietti fin da bambino. Se avessi a disposizione quella lampada magica, sarebbe bello chiedere al genio di poterti riavere per un ultimo spettacolo.
Ciao Gigi!
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