Ciao Gabba. Non avremmo mai voluto scrivere queste righe, anche se eravamo a conoscenza delle gravissime condizioni di salute dell’amico di sempre, Fabio Gabanella. Era uno di noi, del mondo magnifico dei cesti. Eravamo in tanti alla manifestazione organizzata dalla Virtus Aprilia domenica 1 marzo nel pallone tensostatico di via Respighi. Amici, dirigenti, giocatori, tecnici e tifosi dal grande cuore tutti presenti per una partita in favore di un ex atleta e dirigente – ricoverato in ospedale a Roma – con lo scopo di raccogliere fondi da destinare alla famiglia.

La Virtus ha consegnato ai partecipanti una maglia celebrativa dell’evento, gentile omaggio di Nando Di Biase, imprenditore di articoli sportivi. In campo sono scesi in tanti, dai piccoli del minibasket sino a giocatori in età avanzata, tanta passione e solidarietà. Il mondo del basket ancora una volta ha dimostrato forza e unità, una famiglia unita come non mai.

Tanti buffet variegati allestiti da tutti i collaboratori virtussini per rendere il pomeriggio divertente. Ho avuto il piacere di incontrare amici che non vedevo da anni, l’emozione è stata tanta, unica. Una splendida iniziativa, tutti in campo per Fabio! Dare una mano, una piccola donazione per un grande obiettivo era per tutti noi qualcosa di doveroso e importante.  I Gabanella rappresentano una vera e propria dinastia della palla a spicchi di Aprilia, ha cominciato Ermes, nei primi anni sessanta, poi sono arrivati gli altri, tutti appassionati e competenti. Gente che ha fatto di Aprilia – ingiustamente considerata un città dormitorio – un centro dove le associazioni benefiche e di volontariato raggiungono cifre da capogiro. E’ stato Giuseppe Alfonso Sada – titolare dell’azienda Simmenthal – a creare nel 1951 l’azienda della carne in scatola, poi il famoso Cral in via delle Margherite, orgoglio di una città. Lì potevano restare i bambini tutto il giorno, le operaie potevano effettuare le poppate, il centro sportivo era dotato di palestra con parquet, palestre tematiche, piscina scoperta, sala da ballo, campi di basket e volley outdoor, bar, sale ricreative. I Gabanella hanno vissuto questa incredibile esperienza voluta fortunatamente da industriali illuminati come i Sada. Fabio è arrivato un po’ dopo, ma anche lui ha giocato in quell’impianto all’avanguardia. Un tipo sempre ottimista che non demordeva mai. Ha fatto tante cose, per la sua famiglia era un punto di forza, un gigante. Sorridente, ironico al punto giusto, Gabba si faceva volere bene. Un ricordo personale. Molti anni fa – forse venticinque – una signora che possedeva un bar in via Isonzo a Latina in estate si spostava al Lido dei Pini per mandare avanti un’attività balneare con ogni tipo di ristorazione. Una mattina vado a fare colazione e mi dice a sorpresa: “ Paolo, mi devi aiutare. So che quel ragazzo alto della pallacanestro di Aprilia è un tuo amico, gli puoi dirgli di fare meno baccano la sera?”. Chiamai Fabio, lui rispettoso si comportò in maniera corretta e la signora mi ringraziò immediatamente”. Fabio, ti sia lieve la terra.


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Paolo Iannuccelli
Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.