Ci sono due consulenze opposte sullo stato di coscienza della ragazza che ha accusato di stupro Mattia Lucarelli

Per gli esperti nominati dalla Procura di Milano la ventiduenne americana non era cosciente

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MILANO – Adesso esistono due opposte consulenze sullo stato di coscienza, tossicologico e psicologico della ragazza statunitense di 22 anni che ha accusato il livornese Mattia Lucarelli, figlio dell’ex capitano del Livorno Cristiano, Federico Apolloni e altri tre giovani di violenza sessuale per i fatti avvenuti nella notte tra il 26 e il 27 marzo scorso, dopo l’uscita dalla discoteca milanese “Il Gattopardo”.

Secondo la Procura di Milano e il pool di esperti nominati per redigere la nuova relazione tossicologica e psicologica che è stata depositata quattro giorni fa, lunedì 29 gennaio, la ragazza quella notte era in stato di incoscienza, incapace di esprimere consenso e in condizioni di vulnerabilità. Al contrario, nello scorso settembre la difesa di Lucarelli e Apolloni aveva depositato una relazione in cui altri esperti affermavano che la ragazza aveva un tasso alcolemico inferiore allo 0.5 per cento, la soglia della guida in stato di ebbrezza, e che quindi era cosciente e in grado di esprimere un consenso. La relazione sarà discussa davanti al Gup di Milano il prossimo 12 aprile. La perizia della difesa fu prodotta in quanto “condizione” per giudicare gli imputati con il rito abbreviato. I due, condannati a gennaio ai domiciliari, poi revocati e tramutati in obbligo di dimora a Livorno con divieto di circolazione notturna, aspettano la sentenza.


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