LATINA – Luciano Pieri ci ha lasciato dopo una lunga malattia che lo ha colpito prematuramente nel pieno della vita. Ha sopportato con tanta forza lunghi mesi di sofferenze, sostenuto dal continuo conforto della famiglia e degli amici più cari. Ho avuto la fortuna di conoscere bene Luciano frequentando il Circolo Cittadino. Le nostre conversazioni erano lunghe e mai noiose, con tanti argomenti di discussione. Lui amava profondamente Latina e Sonnino, il paese di origine della sua famiglia. Seguiva con attenzione tutte le vicende cittadine con particolare attenzione a quelle che riguardavano il suo ruolo di architetto e la politica. Luciano era stato iscritto al partito socialdemocratico, al vecchio Psdi di Giuseppe Saragat, candidandosi anche al consiglio comunale.
La fede socialista rispettava in pieno il suo carattere, la voglia di stare vicino a chi soffre, ai deboli, agli oppressi. Dopo aver frequentato il Vittorio Veneto diplomandosi geometra, si è iscritto ad architettura diventando uno dei professionisti più stimati ed affermati. In età giovanile era bravo anche nello sport, un ostacolista di valore che al campo Coni si faceva valere con prestazioni davvero interessanti sul piano cronometrico. Mi raccontava dell’arrivo da Sonnino in un centro in espansione come Latina. “Vedi Paolo, tanti miei paesani sono arrivati qui come muratori, poi hanno messo su una piccola impresa per diventare costruttori, con tanta voglia di lavorare”.
Il padre Ilario si è distinto come musicista ed orafo, era molto conosciuto in città, il Maestro Pieri per tutti. Il legame di Luciano con il Circolo Cittadino lo ha portato a realizzare il restauro della bella sala conferenze ora dedicata ad Orazio Di Pietro, anche lui musicista. Luciano era colto, impegnato nella lettura come pochi ma non ha mai fatto sfoggio di sapienza, era mite e riservato. Un uomo di pace.
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