Dieci autori in dieci giorni si alterneranno sul palco centrale della manifestazione (ore 20.15), pronti ad ammaliare il pubblico con storie e personaggi di questi luoghi ma anche con vicende che nascono e si sviluppano altrove, pur avendo nelle vene sangue pontino. Moderano gli incontri i giornalisti Fabrizio Giona e Mauro Nasi.
Si parte sabato 9 luglio con Martina Pregnolato e “Il Castello d’Estate” (Alcheringa Edizioni), una storia romantica, dai tratti quasi fiabeschi, raffinata per le ambientazioni, i dialoghi e i personaggi che “affollano” la vicenda.
Si prosegue domenica 10 luglio con Lucia Fusco e “Come acqua amara. Sezzesi, Susaroli, Pipernesi e Cispadani” (Sintagma). È il racconto di una saga familiare italiana: storie accadute davvero che raccontano i passi di un cammino spesso aspro e difficile, intrapreso da diverse generazioni che hanno attraversato il tempo e a volte anche l’oceano pur di trovare sollievo alla propria sete di giustizia, riscatto, vita.
Lunedì 11 luglio è la volta di Carla Zanchetta e del suo “Terra Pontina. Podere 599” (Atlantide Editore). Il libro racconta le vicende della famiglia Lorenzin, che accomunano tutti quelli che hanno lasciato la terra d’origine per costruire da zero una nuova comunità, priva di radici e usi comuni in un contesto del tutto nuovo. Sentimenti contrastanti di nostalgia di quanto è stato lasciato alle spalle e di aspettative nel futuro mentre si affrontano le tante difficoltà quotidiane.
Il 12 luglio Giulio Alfieri e “Questo piatto di grano”
(Atlantide Editore): una ricerca su migliaia di documenti e testimonianze che narra la storia della colonizzazione e dell’Agro Pontino negli anni ’30 e ’40 del Novecento, restituendo uno spaccato per molti aspetti diverso dalla narrazione tradizionale e rendendo giustizia alle tante famiglie coinvolte, preservandone dall’oblio i nomi, i volti, le origini e le vicende.
Mercoledì 13 luglio i riflettori sono puntati su “Viaggio nella Terra Pontina”
(Sintagma) di Giancarlo De Petris: è il racconto di un entusiasmante viaggio narrato attraverso il talento artistico De Petris, grafico e disegnatore, aderente al movimento della Sketchcrawl. Un omaggio alla sua terra natia che attraversa e di cui rivela le tante bellezze con l’esclusività e immediatezza del “Carnet de vojage“, quaderni e diari dal sapore romantico.
Il 14 luglio protagonista è Emilio Andreoli con “Latina nei miei racconti. I luoghi di aggregazione”
(Edizioni Progetto Futuro), una raccolta di racconti e testimonianze di chi Latina l’ha vissuta veramente e non solo abitata. Questo libro è memoria storica ma al contempo uno sguardo al futuro, un connubio essenziale per capire chi eravamo e cosa stiamo diventando.
Venerdì 15 luglio si cambia registro con Claudia Saba e il suo “Era mio padre” (Laura Capone Editore): un racconto autobiografico che affronta i temi della pedofilia e della violenza di genere, dato alle stampe per sensibilizzare, per abbattere il muro dell’omertà e della vergogna e per incoraggiare le vittime ad alzare la testa e denunciare, senza voglia di vendetta ma per il solo spirito di rinascita.
Il 16 luglio è la volta di Lucia Santucci e dei libri “L’equilibrio delle sfere di cristallo” e “Un amore così”
(Edizioni DrawUp), parti di una trilogia che narra le vicende di giovani e adulti in un mondo in continua evoluzione, sviscerando problematiche sociali come il bullismo, il cyber bullismo e la criminalità, e tematiche profonde quali i rapporti umani, l’amore al tempo delle famiglie allargate, il mondo della scuola e dei giovani d’oggi, attraverso una narrazione pura e delicata tipica di un romanzo adatto a tutta la famiglia ma con incursioni anche nel giallo.
Domenica 17 luglio Beatrice Cappelletti ci porta nel mondo fiabesco de “La leggenda della Bella Ninfa” (Sintagma): una leggenda tramandata nei secoli e che oggi rivive attraverso un racconto delicato e poetico arricchito dalle bellissime illustrazioni di Luciano Bracci.
Narra del re Pontino che desiderava ardentemente liberare il suo regno dalla palude ormai incombente, e della sua unica figlia, Ninfa, la principessa dai lunghi capelli dorati e gli occhi color smeraldo.
L’ultimo atto è in programma lunedì 18 luglio, quando il palcoscenico sarà tutto per Francesco Giuliano
e per il libro “Sul sentiero dell’origano Selvatico” (Aracne Editrice): è la storia del rapporto dialettico tra un nonno, fonte di grande esperienza e conoscenza, e un nipote che, sin dall’infanzia, ha una forte voglia di apprendere tutto ciò che gli potrà servire per la vita. Si analizza la crescita intellettuale di un bambino che, inconsapevolmente, passa da una società rurale a una società che ha perso il suo giusto verso e da cui cerca di svincolarsi per far riemergere i sentimenti genuini e sani che ha in sé.
La rassegna letteraria è promossa nell’ambito della sesta edizione della Festa della Mietitura, organizzata dall’Associazione Culturale Chiesuola con il contributo della Regione Lazio e il patrocinio di Consiglio Regionale del Lazio, Provincia di Latina, Comune di Latina e Consorzio di Bonifica Lazio Sud Ovest.
Il programma completo della manifestazione è consultabile al link https://bit.ly/3NPV8Ky.
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