Chiesto il rinvio a giudizio per i responsabili della RSA Giomi di Cori per la morte di 5 ospiti della struttura

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Omicidio colposo. Questa l’accusa ipotizzata dalla Procura della Repubblica di Latina nei confronti dei responsabili della Rsa Giomi di Cori per la morte di cinque persone ospiti della struttura in piena pandemia da Covid decedute, secondo l’accusa, a causa della violazione delle “regole cautelari che se osservate avrebbero raggiunto il loro fine di prevenire e impedire la morte dei pazienti”.

L’indagine, condotta da Squadra mobile, Nas e Asl, ha preso il via in seguito alla denuncia dei familiari di alcuni dei pazienti deceduti nel periodo compreso tra novembre 2020 (quattro) e febbraio 2021. Al rappresentante legale di Giomi Care srl Fabio Miraglia e alla direttrice sanitaria della Rsa Emilia Reda per i quali hanno chiesto il rinvio a giudizio il Procuratore della Repubblica Giuseppe De Falco e il sostituto Martina Taglione, che hanno condotto l’inchiesta, contestano violazioni gravissime: “avrebbero agito con negligenza e imperizia violando la normativa anti-contagio necessaria prevenire l’infezione da Sars-CoV2 all’interno delle strutture residenziali e sociosanitarie” e avrebbero disatteso linee guida del Ministero della Salute, ordinanze della Regione Lazio e leggi nazionali. In particolare avrebbero omesso di dotare il personale dei dispositivi di protezioneindividuale vale a dire le mascherine; di garantire il controllo del personale in entrata e in uscita con la misurazione della temepratura; di non avere adottato misure idonee ad evitare gli spostamenti degli ospiti all’interno della struttura; di non avere impedito le visite di familiari e parenti degli ospiti né islato in quarantena i nuovi ospiti. Tutte precauzioni che avrebbero impedito il decesso di alcuni dei ricoverati. Alla direttrice sanitaria viene contestata inoltre una inadeguata valutazione del quadro clinico di due ospiti, che avevano contratto il Covid all’interno della Rsa, le cui condizioni avrebbero imposto “un tempesivo trasferimento in ospedale per una adeguata ossigenoterapia”.

La richiesta di rinvio a giudizio era all’esame del giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Maria Mattioli, che ha rinviato al prossimo 22 novembre, quando i familiari delle cinque vittime chiederanno di costituirsi parte civile. Per la società Giomi “è stato fatto tutto ciò che era necessario”.


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