I cerotti elastici colorati non medicati sui corpi scolpiti degli atleti professionisti ma anche su quelli dei dilettanti, oramai sfoggiati da tutti come un accessorio alla moda. Quelle strisce che colpiscono e incuriosiscono per le loro molteplici cromie e per una sistemazione approssimativamente verticale.
Ma cosa sono e a cosa servono esattamente?
A rispondere è il Dott. Daniele Pignataro (in foto, durante l’applicazione), fisioterapista e docente in corsi di formazione post-laurea per fisioterapisti: “Il Taping Kinesiologico (TK) si basa sulle naturali capacità di guarigione del corpo; è come una sorta di ‘tecnica correttiva’: se i muscoli vengono trattati con un nastro elastico che consente il pieno movimento muscolare e articolare, si attivano le difese corporee e si aumenta la capacità di guarigione dei nervi e dei muscoli stessi. La tecnica del TK può essere usata anche in fase riabilitativa quando il muscolo è in una forte condizione post traumatica. Attraverso il TK, infine, – prosegue il Dottor Pignataro – si possono correggere i problemi delle articolazioni, ridurre le contratture muscolari e migliorare l’escursione articolare. Con il metodo Taping Kinesiologico – conclude – pazienti e sportivi possono essere aiutati efficacemente. E’ fondamentale, però, che la loro applicazione sia eseguita da persone competenti nel settore”.
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