ROMA – Monitoraggio Accordo CIGD: Grande la preoccupazione di Confcommercio Lazio per il futuro delle pmi e dei lavoratori.

Si è tenuto nel pomeriggio di oggi un incontro convocato dall’Assessore al Lavoro della Regione Lazio Claudio Di Berardino alla presenza di tutte le sigle sindacali e datoriali, al fine di monitorare l’andamento dell’accordo sulla CIGD.

Questi i dati
• 46.745 domande presentate di cui:
• 76% provincia di Roma;
• 9,2% provincia di Latina;
• 7,3% provincia di Frosinone;
• 5,1% provincia di Viterbo;
• 2,1% provincia di Rieti;
• 93,2% da aziende con meno di 5 dipendenti
• 118.689 lavoratori coinvolti (63% donne e 47% uomini)
• 221 milioni di euro: proiezione di spesa;
• 144 mln di euro prima tranche ricevuta dalla Regione Lazio (seconda tranche entro prox settimana per un importo presumibilmente pari al precedente);
• 31.978 domande possono essere coperte con la prima tranche di 144 mln di euro e trasferite a INPS entro aprile;
• 3117 domande elaborate e inviate a INPS pari al 6.41% del totale (non è disponibile il dato su quante visonate).

E’ proprio su questi ultimi dati che si sofferma l’analisi di Confcommercio Lazio, presente all’incontro con il suo Direttore Generale Salvatore Di Cecca e il Direttore dell’Area Lavoro e Welfare di Confcommercio Roma Capitale Mario Gentiluomo.
“Siamo a dir poco preoccupati dai dati esposti dall’Assessore Di Berardino” commenta Di Cecca; “a oltre 15 giorni dall’inizio dell’invio delle domande di CIGD ci sembra a dir poco irrisorio il numero delle domande autorizzate ed inviate all’Inps; e siamo ancor più preoccupati dal fatto che l’INPS non provvederà a effettuare i pagamenti prima di 30 giorni dalla ricezione delle domande, sempre che non si trovino ulteriori criticità di tipo tecnico. Ciò significa che se tutto va nel verso giusto, solo per fare un esempio, un lavoratore in cassa integrazione dal 1 marzo percepirà l’assegno di CIGD non prima del 30 maggio. Come si fa ancora a sostenere che le CIGD verranno pagate entro il 15 Aprile, quando ad oggi oltre il 90% delle domande devono ancora essere trasmesse all’Inps?. Una follia!”.
“Apprezziamo lo sforzo enorme della Regione Lazio e del suo Assessorato che ha creato una task force di oltre 150 unità che lavorano ininterrottamente, e che ci ha sempre coinvolti nelle decisioni, cosi come non discutiamo la bontà dell’accordo, sicuramente tra i migliori a livello nazionale, ma le imprese e tutti i lavoratori coinvolti non possono aspettare questi tempi”
Concetti ribaditi fortemente dal Presidente di Confcommercio Lazio Giovanni Acampora nel successivo incontro con la direzione regionale del PD alla presenza tra gli altri del Presidente Zingaretti, del Vice Presidente Leodori e dell’Assessore Orneli, “i tempi della politica non hanno mai coinciso con i tempi delle imprese e soprattutto in un momento in cui le imprese sono ad un punto di non ritorno; siamo di fronte ad uno scenario catastrofico per il sistema delle imprese dove annunci o proclami devono essere supportati dai fatti. Nessuno mette in dubbio la bontà delle intenzioni e lo sforzo della Regione, ma lo scenario è cambiato, siamo di fronte a quella che dopo l’emergenza sanitaria ed economica potrebbe rivelarsi la più grave crisi sociale dal dopoguerra e ciò impone a tutti di cambiare metodologie verso percorsi di semplificazione, accessibilità delle misure e contributi a fondo perduto.
“Le aziende – continua Acampora – non hanno scelto di chiudere, non hanno gestito male le loro aziende, ma gli è stato imposto a seguito di un evento eccezionale e pertanto devono essere supportate adeguatamente; se ciò non avverrà in tempi brevi, chiuderanno mettendo sulla strada migliaia di lavoratori e famiglie”.
E conclude “questa crisi non è affrontabile dalle amministrazioni comunali regionali e dal governo e se non interviene l’Europa, quella vera, quella del manifesto di Spinelli, quella solidale, quella dei popoli, falliremo e di questo saremo tutti responsabili”
“Le imprese hanno bisogno delle risorse ieri e non domani,- continua il Direttore Di Cecca, ritornando sul tema dell’incontro in Regione – lo ripetiamo da giorni oramai, una situazione di emergenza impone soluzioni concrete e immediatamente attuabili”.
“La Regione a nostro avviso deve trovare immediatamente una “soluzione politica” per approvare tutte le CIGD ed inviarle senza alcun indugio all’Inps. Burocrazia zero, non sappiamo più come dirlo”.
“C’è il tema poi del sistema bancario e delle anticipazioni ai lavoratori dipendenti. Anche questo ancora tutto avvolto nel limbo delle ipotesi”.


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