MINTURNO – 17 residenze balneari totalmente sconosciute al catasto del comune di Minturno. Questo quanto rilevato dagli uomini della Guardia di Finanza di Latina e Civitavecchia che ieri hanno fatto scattare i sigilli. 17 abitazioni non allacciate alla rete fognaria, e che non hanno mai pagato un euro di Tari e Imu.
Il tutto a Pantano Arenile di Marina di Minturno, con il tribunale di Cassino che ha aperto un fascicolo contro le 25 persone risultate proprietarie degli immobili, accusate a vario titolo di reati ambientali e abuso edilizio. Nel mirino delle Fiamme Gialle un’area di circa 109mila metri quadrati.
Come detto, i tributi comunali sono risultati del tutto evasi senza parlare dell’inquinamento, visto che le acque reflue venivano smaltite sul suolo e nel sottosuolo, vista la mancanza di collegamento alla rete fognaria…
Nel registro degli indagati sono finte, come detto, 25 persone, tutte o quasi campane: 9 di Napoli, 3 di Maddaloni (ma una è residente a Minturno), 7 a Marcianise e una ciascuno a Pozzuoli, Cancello Arnone, Mugnano, Qualiano e Giugliano. L’unico non campano è un uomo di Frosolone, in provincia di Campobasso.
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