LATINA – Si è chiusa a Latina “Direzione Rivoluzione”, la decima edizione della festa nazionale di CasaPound, che ha visto riunirsi nel capoluogo pontino oltre duemila tra dirigenti, quadri e militanti del movimento della tartaruga frecciata. Una tre giorni di politica, sport, cultura, durante la quale le oltre cento comunità di Cpi sparse in tutta Italia si sono ritrovate per fare un bilancio dell’anno appena trascorso e tracciare gli obiettivi per la stagione in arrivo.
“Con otto nuove sedi aperte nel 2017 per un totale di 99, un numero di iscritti triplicato e 11 consiglieri comunali eletti, quello appena trascorso è stato un anno d’oro – ha sottolineato il presidente di CasaPound Italia Gianluca Iannone – Ma si tratta evidentemente solo di un primo passo verso un’affermazione in cui crediamo senza tentennamenti, forti della consapevolezza di essere l’unico movimento in difesa della nazione. Se ne sono accorti tutti quei cittadini che ci vedono ogni giorno al loro fianco nelle battaglie di cui nessun vuol farsi carico, dai residenti del Tiburtino III di Roma agli operai disoccupati di Bolzano: proprio per questo hanno votato la tartaruga frecciata”.
“Con lo stesso spirito – ha detto ancora Iannone – CasaPound si sta preparando alle nuove sfide che la attendono, a cominciare da quella imminente di Ostia, dove, alle elezioni del 5 novembre, Luca Marsella e Carlotta Chiaraluce non potranno che raccogliere i frutti dell’enorme lavoro fatto in questi anni sul territorio senza mai tirarsi indietro. Lo stesso, ne siamo certi, accadrà alle politiche, perché ogni militante di CasaPound è già in trincea nelle strade di tutta Italia al fianco di chi è in difficoltà, e questo rende l’obiettivo di superare la soglia di sbarramento alla nostra portata anche se i volti dei nostri candidati saranno oscurati dai tg e i loro nomi ignorati dai giornali. Ringrazio chi si è venuto a confrontare con noi alla tre giorni, dagli europarlamentari Marco Zanni e Stefano Maullu all’assessore all’Istruzione della Regione Veneto Elena Donazzan fino agli amici di Hogar Social e Bastion Social, che ci hanno mostrato che un’altra Europa può esistere, ed è a portata di mano. Grazie soprattutto alla comunità di Latina che ha sostenuto in maniera impeccabile uno sforzo organizzativo non da poco”.
“Insorgere contro il fatalismo, diceva Dominique Venner, ed è questo che tutti noi dobbiamo fare: ribellarsi a chi vuole per la nostra gente e la nostra Nazione un destino già scritto ed essere certi della vittoria”, ha concluso il leader di Cpi.
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