Caro Gianluca organizza “Un Tour per far conoscere le meraviglie dei liberi e forti”

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TERRACINA – In considerazione che Terracina deve essere dei terracinesi.

In considerazione che l’ex governo cittadino è stato sfiduciato per colpa di 13 “infamoni” che hanno ubbidito al despota calato in una notte di luna piena in città, invito espressamente l’amico Gianluca Corradini a organizzare un TOUR a ciclo continuo della città con al seguito giornalisti e cittadini, per far ammirare la primigenia bellezza delle cose realizzate da “Procaccini – Burani e company” in favore della comunità terracinese.

Consiglio il seguente itinerario: veloce visita nella zona portuale per spiegare come si voleva assegnare una parte importante di essa agli amici ex; sosta veloce per ammirare le rinomate condizioni del parco pubblico del Montuno e godersi contestualmente l’elegante defilamento dei camper, che rende pittoresco e multietnico il piazzale ex Stella Polare

Il viaggio proseguirà lungo l’eccellente pista ciclabile, zigzagando tra una buca e l’altra e rimirando sulla destra della ciclabile la nuova piazza dedicata ad Aldo Moro.

Realizzazione architettonicamente senza eguali. E chi potrebbe dire il contrario.

La comitiva avanzerà poi sul lungomare Circe facendo attenzione all’altezza della 24° Traversa perché la carreggiata diventa improvvisamente a doppio senso di marcia.

Si potrà così ammirare sulla sinistra il capolavoro della zona del nuovo mercato settimanale, con i servizi igienici di gran lusso per operatori e avventori.

Da lodare e ricordare a futura memoria del servizio “carontiano” in azione in occasione delle giornate uggiose.

Una puntata veloce è d’obbligo allo stadio del compianto Mario Colavolpe e al palazzetto dello sport dedicato a Bibi Carucci, qui si può osservare la puntuale manutenzione degli stessi immobili sportivi.

Momentaneamente chiusi per colpa di 13 infamoni traditori che una notte di luna piena hanno firmato la sfiducia all’ottima amministrazione.

Da San Martino al Calcatore, al mitico Polo dei Trasporti il passo è breve, ma non sposta il senso della desolazione riconducibile all’amorosa mano di un’amministrazione super capace di curare gli interessi dei terracinesi.

Sul centro storico alto c’è pochissimo da dire: dopo 30 anni il Commissario straordinario ha tagliato il nastro tricolore per l’apertura del  Palazzo della Bonifica e la nuova  piazza Domitilla.

Peccato, non c’erano gli illuminati amministratori che tanto si sono adoperati per questi luoghi. C’è stato perfino chi “ha perso il sonno e la fantasia”.

Palazzo Braschi invece non conta: gli ex lo volevano affidare alla cura di amici terracinesi Dop di Frosinone. Operazione abortita in corso d’opera per varie opposizioni.

Altra tappa che non si può evitare è una sosta sul Tempio di Giove Anxur, appaltata agli amici terracinesi Dop della Munus.

Ottima azienda che gestisce con pieno spirito terracinese il sito archeologico, rendendo la vita difficile a un vero operatore terracinese che in situ c’è da oltre 40 anni.

Ritornando in viale Circe sul far della sera, possiamo far ammirare ai deambulanti ospiti del TOUR le amene spiagge comunali date in gestione a terracinesi Dop; la splendida illuminazione pubblica affidata ad altra ditta di terracinesi Dop, che costa all’intera comunità un milione di euro l’anno, per contratto di soli 11 anni.

Un’illuminazione strategicamente efficace che gli indigeni hanno ribattezzato simpaticamente a “macchia di leopardo”.

Senza voler menzionare il tentativo di realizzare una multiservizi che contemplava al suo interno tutti gli amici terracinesi Dop, disoccupati, falliti e soggetti dal casellario giudiziale corposo, potremmo andare avanti per chilometri di “carta”.

Il percorso però è solo un piccolo spaccato della Grande Bellezza compiuta per i terracinesi e molto ancora gli ex avrebbero in animo di fare.

Sempre, beninteso, in favore dei cittadini di Terracina, cui vogliono tanto bene.

Al prossimo TOUR.

 


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