LATINA – «Ancora una volta Coletta dimostra tutto il scarso senso dell’opportunità e in questo caso lascia organizzare una raccolta fondi a suo sostegno presso una struttura di cui il comune è il diretto concessionario.

Parliamo di una struttura che tra l’altro utilizza in via esclusiva la spiaggia antistante nonostante la concessione preveda appunto solo l’area del chiosco stesso e in aggiunta la possibilità di affittare le attrezzature balneari, cioè ombrelloni e lettini.

Al contrario, in spregio a tutte le norme, questo chiosco utilizza in via esclusiva l’arenile di cui non ha avuto alcuna concessione perché la spiaggia davanti ai chioschi è tutta libera.

A quanto ci risulta infatti tutti i i titolari dei chioschi hanno avuto in gestione appunto solo il chiosco stesso e la possibilità di affittare le attrezzature balneari, cioè ombrelloni e lettini. Strutture che non possono essere equiparate agli stabilimenti balneari come invece avviene in questo caso.

Dunque, in spregio a tutte le norme e al decantato senso di legalità e trasparenza di questa amministrazione uscente, si permette ad un privato che tra l’altro come vediamo sostiene il sindaco Coletta, l’utilizzo esclusivo di un’area pubblica. In aggiunta scatta il discorso dell’opportunità: il titolare della concessione organizza una iniziativa di raccolta fondi per il sindaco Coletta che guarda caso è proprio colui che rilascia le concessioni.

Un caso che ricorda tanto la vicenda Upper quando proprio uno dei consiglieri comunali di Lbc risulto tra i soci di una delle realtà che si aggiudicò il bando per la realizzazione del progetto presentato dal Comune di Latina.

Come abbiamo visto in questi cinque anni, il nuovo libro di Coletta è un concentrato di cattive pratiche rispetto alle quali è finalmente ora di voltare pagina!»


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