Sfogo del consigliere Pasquale Cardillo Cupo, delegato alle infrastrutture della Provincia, che denuncia l’ennesimo stallo, ritardo e dimenticanza del governo centrale e regionale, questa volta sull’asse di collegamento della Pedemontana.
“L’asse viario Roma-Latina rinviato a data da destinarsi con tutte quelle modifiche che viviamo quotidianamente, la bretella Cisterna-Valmontone con la deadline spostata ancora più in là e la fettuccia della Pedemontana bocciata, vilipesa e nemmeno presa in considerazione.
Uno sconforto amministrativo e istituzionale che sale quando si leggono i progetti e i cronoprogrammi relativi alle infrastrutture che coinvolgono il territorio della provincia pontina.
Dopo aver trascorso un’estate intera a dissertare sulla viabilità Roma-Latina, sul suo nome, sui suoi tempi, sui pedaggi, sulle variazioni, sui troppi e sospetti tentennamenti e dopo aver già denunciato che tra ultime modifiche e via ai lavori sarebbero passati almeno 10 anni ecco che oggi si manifestano nella loro incredibile concretezza i salti all’indietro e la politica del gambero cui ci hanno abituato i governi Zingaretti e Conte, che continuano a immaginare il territorio della provincia di Latina come un’appendice fastidiosa posta ai confini dell’Impero Romano.
C’è amarezza e delusione nelle mie parole, ma da uomo, politico e libero professionista, conosco la vita e so che spesso è un viaggio di compromessi; sono consapevole che le battaglie amministrative non si compongono di polemiche ma soprattutto di accordi, frutto di intelligenza e lungimiranza ma anche di piedi puntati.
Così se è vero che assistiamo ai balletti e continui ritardi per l’asse di collegamento tra Latina e la Capitale d’Italia, arteria fondamentale per spezzare un isolamento eterno, ecco che assistiamo ancora allibiti all’assenza dell’arteria Pedemontana nel piano della ripresa 2021-27 redatto e confezionato dalla Regione Lazio. Neanche con i fondi stanziati in nome del Recovery Plan la Pedemontana, da sempre ritenuta opera strategica per decongestionare traffico locale ma anche per consentire uno sviluppo economico e sociale adeguato del territorio, trova collocazione e futuro.
Un futuro che è già dietro le nostre spalle.
Ben 209 miliardi di euro sono i fondi destinati all’Italia per la ripresa, 17 sono i miliardi destinati alla Regione Lazio per costruire un nuovo assetto, ma in tutto questo futuro nemmeno 100 milioni sono stati reperiti da dirottare per un’opera che farebbe rifiorire una porzione di territorio, di costa e collina, che di fatto resterà congestionata, isolata, presa a modello di cortocircuito e costretta a sottostare al giogo della viabilità pesante dal nord al sud dell’Italia.
Come presidente della Commissione Viabilità della Provincia di Latina non chiedo soltanto lumi, esprimendo perplessità e profondo stupore per questa deplorevole mancanza, ma vorrei trovare una soluzione insieme ai protagonisti della politica e a chi possiede ruoli amministrativi chiave, perché un’opera di questo genere di collegamento non possiede colori diversi e bandiere ideologiche ma appartiene al futuro del territorio e al domani dei nostri figli.
Non creare subito un tavolo tecnico tra parti istituzionali è una mancanza di rispetto verso noi stessi e verso la provincia di Latina che rappresentiamo, ci vuole quel senso di responsabilità che sbandieriamo tutti insieme quando parliamo di attenzione al Covid-19 ma quando il virus sarà un ricordo resteranno le criticità annose del territorio pontino : oggi è necessario imporsi affinché la Pedemontana trovi collocazione nel piano futuro delle opere infrastrutturali del Lazio e sono sicuro che anche il Presidente della Provincia di Latina, Carlo Medici, con la sua caparbia e lungimiranza sarà attore protagonista per la ripresa del nostro territorio”.
(Avv. Pasquale Cardillo Cupo, consigliere Fratelli d’Italia – Presidente della Commissione edilizia, viabilità, lavori pubblici Provincia di Latina)
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