LATINA – Camera di Commercio, lettera aperta di Acampora: «Troviamo insieme un candidato realmente rappresentativo e una governance condivisa». Dopo la prima elezione andata a vuoto con 19 schede bianche, ora si cerca la convergenza su un nome diverso da quello di Pigliacelli, già presidente della Camera di Commercio di Frosinone.

«Cari Presidenti – si legge nella missiva che il numero uno di Confcommercio Lazio, Giovanni Acampora ha inviato ai referenti regionali e provincia di Unindustria e per conoscenza ai Consiglieri della Camera di Commercio di Frosinone e Latina, oltre che alla stampa -, stiamo vivendo uno dei periodi più difficili della nostra storia, la sciagura di una pandemia che ridisegnerà totalmente i confini del nostro mondo così come lo abbiamo conosciuto. Cambieranno le nostre abitudini, il nostro modo di fare impresa, le nostre consuetudini e cambierà anche il mondo della rappresentanza datoriale. Per affrontare tutto ciò occorrono scelte coraggiose e condivise. Sono consapevole che non sempre questo è facile, ma noi che rappresentiamo importanti Associazioni abbiamo l’obbligo morale di provarci. Incominciamo a farlo INSIEME, a partire dalla elezione della nuova governance della Camera di Commercio del Basso Lazio. Dobbiamo provarci, incominciando a mettere da parte rivendicazioni personali, campanilismi e fughe solitarie. Ridisegniamo insieme un modello virtuoso ed inclusivo, che possa realmente aiutare le imprese, rispettoso dei territori, delle rappresentanze e delle competenze. Confcommercio, nel solco della linea tracciata dal nostro Presidente Nazionale Carlo Sangalli attualmente anche alla guida di Unioncamere Nazionale, crede fermamente nel processo di riforma delle Camere di Commercio e nella straordinaria opportunità che la nascita del nuovo Ente camerale rappresenta per l’economia dei nostri territori. La creazione di un’area vasta che conta quasi un milione di persone e oltre centomila imprese, non può essere vanificata da ambizioni personali ed egoismi. Per queste ragioni, Confcommercio è pronta a mettersi a disposizione, non avanzando candidature laddove si arrivi ad una governance condivisa, che sia però realmente innovativa, oltre che rispettosa delle rappresentanze territoriali. Caro Presidente, nei prossimi quindici giorni è prevista la nuova adunanza, facciamoci trovare pronti, abbiamo tempo, ce lo chiedono le nostre imprese, i territori, ma soprattutto ce lo chiede l’istituzione che siamo chiamati a rappresentare».


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