LATINA – È anche una sfida a colpi di idee per la cultura e per i giovani quella tra Alessandro Calvi e Nicola Calandrini. Il candidato sindaco di Forza Italia promette di lasciare un segno importante nella sua città e per la sua città. “La volontà – spiega Alessandro Calvi – è quella di realizzare la grande biblioteca comunale multimediale presso l’area del mercato annonario. Da mesi ormai parliamo di questo grande progetto, inserito tra i primi punti del programma elettorale – ha assicurato il candidato sindaco di Forza Italia, Alessandro Calvi -. Si tratta di un’opera pubblica di importanza fondamentale per i giovani e tutta la popolazione. E’ dai tempi di Corona e Redi che a Latina non vi è traccia di una grande opera pubblica. L’ultima volta fu il Palazzo della Cultura e adesso sentiamo la necessità di fare un regalo al nostro territorio, in pieno centro.
La struttura attuale di Piazza del Popolo è troppo piccola e ormai superata. C’è la corsa al posto per potersi sedere e studiare, un fatto inaccettabile per una città come la nostra, che vanta diverse facoltà universitarie e un numero elevato di studenti.
L’imperativo, quindi, è creare un edifico completamente nuovo e per biblioteca multimediale intendiamo un ambiente urbano di aggregazione sociale, uno spazio pubblico attrezzato per incontrarsi, studiare, comunicare e consolidare quel senso di appartenenza che è un elemento irrinunciabile per identificare e mantenere unita la collettività. Uno spazio su due piani, innovativo, all’avanguardia, una struttura che risponde a pieno alle esigenze di riqualificazione urbana e sociale, una attrazione, il motivo per far vivere veramente la città ai nostri studenti, che avranno così una giusta ragione per non scappare da Latina, divenuta oramai città universitaria a tutti gli effetti.
Questo sarà il mio atto d’amore per Latina, un sogno che diventerà finalmente realtà.
La biblioteca, quindi, non sarà solo un magazzino di libri ordinato per argomenti e un luogo di conservazione e promozione della cultura, ma anche un laboratorio di informazione, creatività, scambio di idee, una porta d’accesso e uno strumento d’orientamento nell’universo multimediale. Uno spazio visto non più come istituzione indipendente e statica, bensì come elemento dinamico a servizio dell’intera comunità. Si programmeranno orari di apertura notturni, come nei più prestigiosi centri culturali mondiali, con l’obiettivo di tenerla sempre attiva e in funzione. Negli spazi sotterranei saranno ricavati numerosi parcheggi, in modo da rendere più facile e veloce l’accesso in Biblioteca
Latina, città di giovani e di talenti, merita un’opera di questa portata. E noi gliela daremo”.
Secondo il candidato di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini, invece La cultura a Latina deve ripartire dal centro, dalle radici storiche e dagli edifici di Fondazione della città. E’ il punto di partenza nel percorso di rilancio che intende intraprendere Calandrini.
“Intendo promuovere – spiega nel suo intervento – una cultura alla portata di tutti e che ha come obiettivo il coinvolgimento dei cittadini. Una cultura fatta di interazione, nell’organizzazione di eventi come nella realizzazione di iniziative finalizzate alla riscoperta e alla valorizzazione del nostro territorio. Penso per esempio all’enorme potenzialità rappresentata dalle scuole, dai licei, in particolare quello artistico, dall’università. Ed è per questo che immagino questi luoghi come scenari e gli studenti come autori e protagonisti di eventi artistici. Soltanto così la cultura sarà di tutti e farà crescere la nostra città.”
Nel suo programma elettorale Calandrini prevede di creare un polo culturale che avrà come fulcro “il teatro D’Annunzio, una struttura da recuperare senza quelle limitazioni previste dall’intervento messo in atto dalla gestione commissariale. L’edificio, inoltre, dovrà essere collegato ad altre strutture cittadine: il Conservatorio “Respighi”, per esempio, andrebbe trasferito negli spazi dell’ex Consorzio Agrario, attualmente sede del mercato annonario che dovrà tornare nel suo luogo originario, lo stabile di via Don Morosini, adeguatamente riqualificato”.
Il candidato del centrodestra di Latina punterà poi sull’associazionismo per coinvolgere le periferie in una rete comunale formata da più componenti: “L’intenzione è quella di attivare una banca dati del mondo della cultura e dell’arte, che possa diventare un supporto logistico e uno strumento in grado di raccordare iniziative e proposte. E a proposito di “rete”, lavoreremmo su un sistema di biblioteche collegate tra loro e dotate di un’organizzazione centrale per una serie di servizi comuni. Nei borghi e nei quartieri, inoltre, sarà di prioritaria importanza la creazione di spazi aggregativi per promuovere approfondimenti, momenti di lettura e intrattenimento di qualità. Anche nel centro storico e nella stessa Ztl, a tal proposito, si potranno individuare attraverso un apposito calendario dei luoghi di riferimento fissi da mettere a disposizione delle associazioni. Sarebbe un’opportunità per proporre a costo zero cultura, arte, musica e per consentire alle varie realtà di farsi conoscere ed ascoltare potendo contare su un legame diretto con il Comune. Da Latina partirebbe poi una sinergia con i paesi limitrofi, per rendere il capoluogo riferimento principale di un sistema più vasto che comprenda altra storia e altra cultura”. Cultura nel territorio e il territorio fonte di cultura.
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