Calcio, splendida vittoria in rimonta per l’Unicusano Fondi

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FOGGIA-UNICUSANO FONDI 2-3

FOGGIA: Guarna; Angelo, Martinelli, Coletti, Rubin; Agnelli (25′ st Riverola), Vacca, Gerbo (34′ pt Sicurella); Chiricò (21′ st Letizia), Sarno, Saint-Maza. A disp.: Sanchez, Loiacono, Quinto, Dinielli, Sansone, Tucci. All.: Stroppa.
UNIC. FONDI: Baiocco; Galasso (37’st Addessi), Fissore, Bertolo, Squillace; Varone, De Martino, Bombagi; Tiscione, Albadoro (32′ st Di Sabatino), Calderini (47′ st Pompei). A disp.: Coletta, Iadaresta, D’Agostino, Battistoni, Guadalupi, Capuano. All.: Pochesci.
Arbitro: Cipriani di Empoli (Rossi-Biava)
Reti: 17′ pt Sarno (Fo), 33′ pt Gerbo (Fo), 36′ pt Varone (Uf),10′ st Calderini (Uf), 27′ st Albadoro (Uf)
Note: serata fredda, spettatori 7000 circa; ammoniti Rubin, Agnelli (Fo), Albadoro (Uf); recupero 2’pt, 5’st.

E’ una serata da consegnare alla storia quella che l’Unicusano Fondi ha vissuto a Foggia: sotto di due reti, nel momento più difficile e contro un avversario capace di andare sul 2-0, i rossoblù riescono a riemergere, rimettono in piedi la partita, la vincono con il cinismo delle squadre che contano ed espugnano lo “Zaccheria”, tornando così a vincere in quella che sembrava la gara meno indicata per centrare uno splendido colpaccio.

LA PARTITA
Chi si aspetta rivoluzioni nei due scacchieri tattici rimane deluso. Il tecnico foggiano Giovanni Stroppa inserisce Gerbo al posto di Sicurella, titolare nella gara con la Reggina, come unica variante rispetto a sabato. Nessuna novità anche per l’ Unicusano Fondi, che al fischio d’ inizio si presenta con lo schieramento annunciato: rispetto al confronto con l’ Andria va fuori lo squalificato D’ Angelo, rilevato da De Martino che riprende il suo ruolo di centrale davanti alla difesa, mentre nella terza linea Bertolo è confermato come sostituto dell’ infortunato Signorini.
Il Foggia parte in modo intraprendente, facendo collezione di calci d’angolo, ed alla prima vera chance trova il vantaggio con una splendida punizione dal limite di Sarno (fallo di De Martino ai danni di Maza): il numero dieci calibra il pallone a girare e si infila in rete dopo aver accarezzato la traversa. I fondani provano la reazione, e tre minuti dopo sfiorano il pari: leggerezza di Coletti in area, Tiscione gli ruba il pallone ma davanti a Guarna lo “grazia” senza riuscire a trovare l’angolazione giusta. I locali puntano spesso l’avversario in velocità, ed al 25′ mancano di un nonnulla il raddoppio con un contropiede di Sarno, che in diagonale colpisce il palo interno; sulla ribattuta Maza, anticipato da Galasso praticamente sulla linea, non riesce a trovare il tap in vincente. La sfida è comunque piacevole, ed alla mezz’ ora arriva un botta e risposta, con un tiro di Angelo respinto da Baiocco ed un rasoterra di Bombagi bloccato da Guarna. Ma subito dopo i pugliesi trovano il raddoppio con Gerbo, abile a mettere in rete -su respinta di Baiocco- prima di abbandonare il campo per infortunio. I fondani sembrano accusare il colpo, ma riescono comunque a rimanere in partita grazie alla marcatura di Ivan Varone, che dieci minuti prima dell’ intervallo insacca di testa nell’angolo basso il cross disegnato alla perfezione da Galasso.

La prima chance del secondo tempo, dopo sei minuti, è del Foggia: a tu per tu con Baiocco, è Sarno a trovare l’opposizione dello stesso portiere, poi sul batti e ribatti è Sicurella a mettere fuori da buona posizione. I satanelli insistono, e l’ estremo difensore fondano è costretto ad uscire dalla propria area per fermare Sarno ormai lanciato verso la porta. Ma ecco che in buon momento pugliese, arriva il pareggio dell’Unicusano Fondi: errore foggiano, Calderini si invola centralmente e sull’uscita del portiere lo fulmina con un pallonetto. I locali ripartono a testa bassa, e vanno vicini alla segnatura, ma adesso i fondani sono più che presenti sul campo: prima è Maza a far gridare al gol i tanti tifosi presenti sugli spalti, mentre poco su un calcio d’ angolo di Squillace, sono Albadoro e Fissore a mancare la deviazione vincente. Quasi un’ “avvisaglia”, che diventa realtà al 27′, quando Calderini serve in corridoio Albadoro il quale, appena in area, lascia partire un diagonale che non lascia scampo a Guarna. Adesso tocca ai rossoneri rimettere in piedi il match, e sono subito Sarno (punizione deviata da Baiocco) ed Angelo (tiro cross sul quale l’estremo difensore universitario non si fa sorprendere); mister Pochesci rafforza gli ormeggi mettendo dentro anche Di Sabatino, nell’ obiettivo di rendere più corposa e solida la linea difensiva. Rischi veri non ce sono più, e l’ Unicusano Fondi alla fine può gioire per un successo esaltante.

Le parole di Ranucci, presidente dell’Unicusano Fondi: “Abbiamo rivisto la squadra che abbiamo costruito in estate e sulla quale abbiamo sempre creduto. Sembravamo barcollanti, ma dopo abbiamo saputo tirar fuori tutto il meglio che avevamo, grazie al coraggio ed alla spinta che ha saputo dare l’ allenatore; quando sono sceso negli spogliatoi a fine partita ho pensato che fossero veramente dei pazzi, capaci di mettere a repentaglio la nostra salute nel seguire gare come queste. La giornata si era aperta con l’inaugurazione dell’ anno accademico, un giorno che per l’Università è sempre importante, e si è chiusa con una serata davvero indimenticabile. Ma adesso dobbiamo puntare ai prossimi impegni, senza dimenticare che l’obiettivo è chiudere il girone d’andata con 30 punti, o quantomeno essere molto vicini. Ora testa al Francavilla”.
Le parole di Pochesci, allenatore dell’Unicusano: “Non voglio fare pagelle, né graduatorie di merito, perché questa sera i miei giocatori sono stati tutti eccezionali. All’inizio eravamo totalmente in balìa dell’ avversario, di una squadra con tanta qualità, potevamo naufragare ma siamo risorti, portando a casa tre punti con pieno merito. In momenti come questi, in serate come queste, l’elogio è per tutti, e la mia dedica va al patron Bandecchi ed al presidente Ranucci che non ci fanno mancare mai niente. Proprio questi sono i nostri punti di forza, cioè avere la possibilità di poter lavorare serenamente, senza preoccuparci di nulla”.

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