LATINA – Calandrini, domani l’insediamento in Senato. Il leader di Fratelli d’Italia annuncia una campagna d’ascolto dei sindaci e critica l’operazione Abc. «Domani – racconta il leader provinciale di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini – mi insedierò in Senato come rappresentante della nostra comunità. Non nascondo l’emozione personale per il raggiungimento di un obiettivo importante per il mio percorso politico. Una emozione che, oltre che mia, è di tanti altri, poiché io andrò in Senato, ma la mia voce sarà quella di tanti amici, tanti militanti del mio partito, tanti elettori, tanti cittadini che mi sono stati vicino e che hanno lavorato con me per il raggiungimento di questo risultato.
In questi giorni ho ricevuto attestati di stima da tanti, dagli stessi che hanno condiviso con me anche i momenti difficili. Ci tengo a ringraziarli tutti per la tenacia, per la costanza. La mia gente mi ha dato tanto, forse oltre il mio merito.
Ringrazio i dirigenti del mio partito da Giorgia Meloni, che ha manifestato lealtà e senso di amicizia che mi hanno colpito, a Marco Marsilio, che sostituirò in Senato dopo la sua elezione alla guida della regione Abruzzo.
Sarò Senatore della Repubblica italiana con il vincolo di fedeltà al mio paese, con l’onore di rappresentare la mia gente, tutta, la mia comunità. Dentro le idee e i progetti, dentro le battaglie politiche che mi accingo a fare in parlamento e che, da anni, faccio in città, in provincia e nel partito.
Saro’ a disposizione di tutti i cittadini, gli amministratori, le organizzazioni sociali. Per me stare in Senato è fare servizio e questo farò.
Intendo incontrare tutti i sindaci per far sentire la mia vicinanza e la mia disponibilità per il bene di tutta la comunità».
Di certo Calandrini non dimenticherà nemmeno i suoi impegni come Consigliere Comunale di Latina, tanto che solo sabato era intervenuto sulla vicenda di Abc, la cui procedura di costituzione è stata oggetto di una sentenza sfavorevole al Comune da parte del Consiglio di Stato.
«Il Consiglio di Stato – spiegava Calandrini – ha sentenziato l’illegittimità della “determina n. 1142 del 13 luglio 2017, adottata per l’annullamento” della determinazione n. 779 del 23 maggio 2016, con la quale il Comune di Latina, nel periodo della gestione Commissariale aveva approvato gli atti di gara. Il motivo è che il Comune ha “provveduto a concludere il procedimento senza permettere ai concorrenti interessati, ai quali pure aveva dato avviso dell’avvio del procedimento e del cui interesse qualificato e differenziato era, dunque, pienamente consapevole, di interloquire in alcun modo”.
Questo, tradotto in parole semplici, sta a significare che la determina di annullamento della gara per l’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti non esiste più e che quindi occorre ricominciare dall’inizio, seguendo un percorso che sia rispettoso delle regole dei procedimenti amministrativi.
Tentare di sminuire la portata di questa Sentenza e orientare diversamente l’opinione di chi è chiamato ad assumere ulteriori decisioni su questo argomento non risponderebbe all’interesse della collettività amministrata, prima ancora che alle corrette regole di amministrazione.
E’ indubbio che è stato minato, nel suo presupposto logico-giuridico-amministrativo, l’atto deliberativo, dell’agosto 2017, con cui è stata costituta l’Azienda Speciale, che era l’annullamento della gara per l’esternalizzazione del servizio. Basta leggere la delibera consiliare.
Continuare con l’approvazione di atti fondamentali che riguardano l’ABC in questa situazione, può solo comportare il passaggio dalla stratificazione degli errori alla determinazione del danno.
E’ arrivato il momento della verifica tecnica di ciò che è stato fatto, del parere di conformità degli atti alle norme, dell’ascolto di chi ha sempre dato contributi costruttivi per l’interesse generale, e di non continuare in una corsa solitaria – sotto l’effetto della forza dei numeri di maggioranza – e fermarsi prima di rischiare di schiantarsi contro il muro delle illegittimità derivate che porterebbe solo alla conta dei danni».
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