Bruno Poeta, il re del baseball a Latina

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Bruno Poeta

Bruno Poeta, grande e storico amico mio è stato tra i pionieri del baseball a Latina. A novembre del 1972 si giocò la prima partita dimostrativa tra i pontini e il blasonato Nettino sul campo dell’oratorio salesiano . Un fratello per me che ho vissuto accanto a lui momenti indimenticabili di gioia e spensieratezza.
Ha provocato grande dolore tra tanti cittadini di Latina la scomparsa del grandissimo dirigente sportivo Bruno Poeta, attivo nel baseball, calcio, basket, sci, un personaggio sempre presente su ogni campo di gara e allenamento.
Bruno era originario di Magliano Sabina – in provincia di Rieti – il papà aveva creato il primo bar di Latina, in piazza del Popolo. Era molto conosciuto e apprezzato sia negli ambienti sportivi sia in quelli imprenditoriali del capoluogo pontino, visto il lungo lavoro di rappresentante di commercio.
Poeta aveva ricoperto diversi ruoli all’interno della grande società di baseball, arrivata a disputare il massimo campionato di Eccellenza dopo avere vinto serie C, B, A2, A1, una superba escalation.
Le sue mansioni le ha condotte con passione e tenacia infaticabili di chi crede profondamente in quello che fa.
Latina ha perso una persona straordinaria che ha contribuito con la sua generosità a far crescere e divertire centinaia di ragazzi, alcuni arrivati a vestire la maglia azzurra e giocare ad alti livelli con risultati splendidi.
Bruno ha sempre seguito la squadra sia sul diamante amico che in trasferta. Tante le cose che si raccontano sul poliedrico dirigente che non finiva mai di stupire.
Una volta a Parma la partita era molto intensa, sul filo del rasoio. Poeta – emozionato – svenne vicino la recinzione, fu rinvenuto da un custode che tagliava l’erba.
Sempre a Parma fu vittima di uno scherzo. Lo speaker lo invitò a recarsi con urgenza in tribuna stampa, Bruno si precipitò ma cadde su un gradone, infortunandosi a una gamba.
La velocità è sempre piaciuta al nostro amico, viaggiava a bordo di una Alfetta. Un pomeriggio di domenica raggiunse da Firenze il campo Capannelle a Roma per vedere una partita pomeridiana delle Tigri Latina di softball. Il casellante dell’A1 vedendo lo scontrino con tanto di orario disse scherzando: “Lei ha preso l’aereo”.
Proprio a Firenze il Bruno urlò dalla tribuna rivolto al lanciatore Tittone De Sanctis: “Maurizio sei il nostro dio”. Pronta la battutaccia di un supporter toscano: “Apposta sono tutti atei”.
Poeta ha ricevuto dl presidente federale Bruno Beneck un incarico durante i campionati mondiali del 1978 in Emilia-Romagna. Una sera – presente anche chi scrive – gli chiesero di condurre in auto il presidente federale cubano Manolo Guerra da Rimini a Parma. La pioggia era battente durante un serata quasi invernale, non si vedeva nulla. Bruno arrivò a Mantova poi virò verso Parma, un percorso lungo davvero inedito causa un famigerato maltempo. Risata per tutti con Bruno molto divertito.
Durante la rassegna iridata del 1978 in Italia il Latina ingaggiò il giocatore canadese John Davis. Io e Bruno lo andammo a ricevere a Fiumicino nel febbraio del 1979 per cominciare la preparazione atletica.
Arrivato a Latina, John volle subito conosce il campo di gioco. Andammo in via Persicara dove era posizionato il diamante, lui rimase allibito essendo abituato a grandi strutture con ogni comfort. L’erba alta e la tribunetta con pochi posti lo resero un po’ triste. I primi tempi si adattò bene nella sua nuova residenza. A luglio la sorpresa. Davis si fece arrivare un telegramma dal Canada, disse: “E’ morto un mio stretto parente, devo partire”.
Da quel giorno è sparito dall’Italia. Inutili le telefonate dei dirigenti in Canada, la risposta era sempre la stessa : “Sta dormendo”.


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Paolo Iannuccelli
Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.