Berti e Bonafede in coro: “Lavoriamo per mantenere aperto il Tribunale all’Elba”

I deputati Cinquestelle: "Chiediamo al Ministero di stabilizzarlo per evitarne la chiusura"

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PORTOFERRAIO (LI) – Dopo numerose proroghe, fortemente volute dal MoVimento 5 Stelle, del distaccamento del Tribunale di Livorno sull’Isola d’Elba, il 31 dicembre prossimo, questo chiuderà definitivamente i battenti aprendo per i cittadini un grosso vuoto nel diritto all’accesso alla giustizia. Il Tribunale di Livorno, infatti, è territorialmente competente per 26 comuni, coprendo un’area molto vasta.

«L’Isola d’Elba, con circa 35.000 abitanti stabili e oltre 2 milioni di presenze estive – dichiarano Alfonso Bonafede e Francesco Berti del MoVimento 5 Stelle – rappresenta la terza realtà insulare più grande del nostro paese, nonché una delle prime 20 mete del turismo italiano. Non risulta dunque, nonostante l’insularità, un territorio di periferia. L’esistenza a Portoferraio di una sezione distaccata del Tribunale di Livorno rappresenta un presidio minimo per non condannare la popolazione elbana ad assurde ed onerose migrazioni per poter ricevere l’ennesimo servizio pubblico. Il venir meno di questa sezione renderebbe necessario spostarsi ad oltre 100km, con un’ora e quindici di nave ed un’ulteriore ora di auto per raggiungere il capoluogo, tutto questo con ingenti costi e disagi».

Il Deputato Bonafede, coadiuvato sul territorio da Berti, si è da sempre interessato alla questione del tribunale di Portoferraio: «Il Movimento fin dal primo giorno si speso per il mantenimento delle sedi distaccate di queste isole maggiori -dichiara l’On. Bonafede- personalmente con un’interrogazione parlamentare del 2017 e poi, quando sono stato ministro, arrivando alla proroga che ha consentito al tribunale di rimanere aperto fino a oggi. Il tempo delle proroghe, però, è finito, adesso serve giungere ad una soluzione definitiva che renda il distaccamento di Portoferraio e delle altre isole un presidio stabile che mai più deve essere messo in discussione».

«Non possiamo condannare gli abitanti dell’Elba, così come quelli di tutte le isole italiane, ad essere cittadini di “Serie B” a cui viene reso sempre più difficile l’accesso ai servizi pubblici essenziali. Al contrario dobbiamo lavorare per superare gli svantaggi derivanti dall’insularità in linea con la recente approvazione, in prima lettura alla Camera, della proposta di legge per inserire in Costituzione il riconoscimento della peculiarità delle isole» concludono Bonafede e Berti.


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