TERRACINA – Dopo esser stati assunti come bagnini e aver ricevuto la prima busta paga si sono visti richiedere indietro parte dei soldi. Motivazioni quali la “presenza dell’Ispettorato del Lavoro” o “accordi presi in precedenza” dovevano convincerli a dare indietro parte di ciò che si erano onestamente guadagnati; un fatto che ha fatto prontamente scattare la denuncia della Uil.
Così la Uiltucs Latina lo scorso luglio ha presentato una denuncia, la quale è stata inviata in questi giorni agli enti competenti. “In questi giorni bagnini, spiaggini ed operatori sono gli attori principali, ascoltati nell’accertamento INPS che sta avvenendo a Terracina. Lavoratori che da anni vedono calpestato ed umiliato un salario guadagnato dopo giornate di intenso lavoro sotto il caldo del sole estivo delle spiagge di Terracina: una storia surreale, fuori ogni limite di legalita” si legge nella nota della Uil.
“Come Uiltucs Latina abbiamo denunciato ed accertato che la ditta individuale datrice di lavoro dei bagnini non e’ mai stata presente sulle spiagge in concessione; anzi, il responsabile dell’impresa non è mai stato conosciuto dai lavoratori” e ancora: “Per la Uiltucs Latina il livello e la qualità del Turismo in quelle spiagge, sulle nostre coste, deve passare attraverso la giusta e corretta retribuzione, il giusto e corretto inquadramento contrattuale dei tanti lavoratori. Questo e’ il modello da applicare: gli imprenditori che chiedono la restituzione delle retribuzioni vanno perseguiti e condannati“.
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