ROMA- Oggi la Regione Lazio ha ribadito ulteriormente come l’autostrada Roma-Latina rimanga un’opera strategica, e che sarà avviato un confronto serrato con il Ministero delle Infrastrutture per perseguire l’interesse pubblico nella maniera migliore così da sfruttare le autorizzazioni che rimarranno ancora valide per un biennio». Lo dichiara in una nota il consigliere regionale del Pd Enrico Forte che ha chiesto la convocazione della VI commissione regionale Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità e trasporti celebrata nella giornata di oggi, e alla quale hanno partecipato l’Assessore regionale Alessandri, il presidente di Autostrade Lazio Luigi Barone e l’amministratore delegato di Anas Gianni Armani.

«La seduta di commissione rappresenta, di fatto, la ripresa di un percorso che si era interrotto dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato. Anas e Autostrade del Lazio hanno consentito di fare chiarezza su questo punto: occorre precisare- ha dichiarato Forte -che il pronunciamento del Cds di fatto annulla la lettera di invito e non l’iter della gara in toto. Fermo restando un dovuto approfondimento giuridico sul punto, come peraltro esplicitato nell’intervento del presidente Barone, e che non possiamo accumulare ulteriori ritardi, ritengo che la disponibilità della Regione Lazio sia da assumere come punto fermo per non perdere l’opera. I numeri illustrati durante la seduta – prosegue Forte -rappresentano già una risposta alla necessità di realizzare l’autostrada, mentre altre proposte di natura ideologica non rispondono alle reali esigenze di pendolari e imprese che costantemente sfruttano l’asse viario esistente. Gli 87mila veicoli al giorno, e di questi circa 37mila mezzi pesanti, disegnano il quadro di una vera e propria emergenza di fronte alla quale una pur necessaria messa in sicurezza non sarebbe risolutiva. Il chiaro indirizzo politico espresso già dal presidente Zingaretti e ribadito dall’assessore Alessandri va assunto insieme a quanto suggerito in commissione: compiere i passi giusti per non pregiudicare la realizzazione dell’opera. Tempi e modi andranno valutati con precisione, visto che di opera strategica si parla dal 2001 e che il bando è stato emanato nel 2014». Ricordiamo che l’opera si avvale di uno stanziamento del Cipe pari a 468 milioni di euro e che mancano all’appello le risorse per la «Bretella Cisterna-Valmontone, l’altro elemento irrinunciabile per rendere efficace l’infrastruttura connettendo la provincia di Latina all’A1».


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