BRUXELLES – “Lo stop al motore endotermico, previsto a partire dal 2035, potrebbe mettere a rischio 70mila posti di lavoro. Per questo è necessario affrontare la transizione energetica procedendo gradualmente e nel segno della sostenibilità sociale e economica”, è quanto afferma in una nota l’europarlamentare di Forza Italia Salvatore De Meo.

“L’intero comparto europeo – aggiunge – ha registrato un calo nella produzione del 29% rispetto al 2019 mettendo di fatto in crisi la competitività del settore. Nel nostro Paese, inoltre, ad agosto abbiamo segnato un -13,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.

“Al di là degli steccati ideologici – prosegue – occorre quanto prima affrontare il dossier automotive a livello europeo e trovare un bilanciamento per salvaguardare i livelli occupazionali e la necessità di una progressiva decarbonizzazione”.

“In questo senso – continua De Meo -, la proposta del Ministro Urso di ridiscutere nel prossimo Consiglio europeo del 26 settembre il termine del 2026 per rivedere le modalità della transizione all’elettrico è fortemente sostenuta da Forza Italia che, fin dall’inizio, ha espresso le sue perplessità in merito. Nella stessa direzione – conclude De Meo – vanno le indicazioni dell’ex premier Mario Draghi, nel suo Rapporto sulla competitività presentato ieri, dove ha richiamato gli Stati membri a una pianificazione della transizione verde in modo pragmatico e realistico che tenga conto della sostenibilità e della concorrenza, soprattutto cinese”.


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