Iraq-Kirkuk, esplode un ordigno.
5 militari italiani, in missione in Iraq, rimangono feriti.
È la Task Force 44, i militari del 9° Reggimento, “Col Moschin” e del Gruppo Operativo “Incursori della Marina militare”, ad essere stata coinvolta nell’esplosione di un ordigno a Kirkuk.
Attentato con finalità di terrorismo e lesioni gravissime.
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo.
Cinque i militari feriti, di cui 3 sarebbero gravi, ad uno è stata amputata, parzialmente, una gamba, ma non sono in pericolo di vita.
Lo Stato Maggiore della Difesa, riferisce che un led, ordigno di tipo rudimentale, è detonato, questa mattina, al passaggio dei militari, impegnati in Iraq, nell’Operazione “Prima Parthica- Inherent Resolve”, missione, avviata il 14 Ottobre 2014, a seguito dell’espansione dell’autoproclamatosi Stato islamico nel Paese mediorientale.
Il contingente lavora nell’ambito di una coalizione a guida statunitense finalizzata a fornire alle Forze di Sicurezza Irachene (ISF) il necessario supporto operativo per sconfiggere l’organizzazione terroristica, rendere sicuri i confini, ristabilire la Sovranità dello Stato, formare Forze Armate e di Polizia in grado di garantire la sicurezza della Nazione.
Il team misto di Forze Speciali italiane, stava svolgendo attività di mentoring and training a beneficio delle forze di sicurezza irachene impegnate nella lotta al Daesh, quando, immediatamente dopo la detonazione è stato soccorso dai militari statunitensi e trasportato in elicottero in ospedale Role 3.
Le famiglie dei militari sono state informate. Il Ministro della Difesa, L’Onorevole, Lorenzo Guerini, è stato prontamente messo al corrente dell’evento dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, e segue con attenzione l’evolversi della situazione.
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