LATINA – Il presidente della regione Lazio Zingaretti è arrivato con mezz’ora di ritardo, alle 13, da Frosinone, dove aveva sottoscritto un documento, insieme al ministro dell’Ambiente Costa,sulla bonifica del fiume Sacco.E’la sua prima uscita a Latina come segretario nazionale del PD. Ad attenderlo il sindaco di Latina Coletta, il direttore generale dell’ASL, Casati,il presidente della provincia Medici,i due consiglieri regionali, Forte e La Penna,il presidente della commissione sanità, Simeone e il segretario provinciale del PD Moscardelli.
Oggi sono stati stabilizzati altri 200 dipendenti. Un traguardo importante per superare il precariato. Qualcuno ha già i capelli bianchi e dimostra come si sia stata lunga la strada per arrivare alla stabilizzazione. Altri 300 della Asl di Latina seguiranno lo stesso percorso.Ad oggi sono stati già stabilizzati oltre 1800 lavoratori in tutto il Lazio e arriveranno a 5000 le assunzioni a tempo indeterminato nei prossimi 5 anni.

ZINGARETTI – “Dicono che in Italia non cambia mai nulla e invece questa è la dimostrazione che non è così. Abbiamo chiuso la fase della demolizione della sanità pubblica del Lazio e quella della resistenza. E’ arrivato il momento della ricostruzione”, ha detto il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, intervenuto alla cerimonia, con l’assessore alla sanità, Alessio D’Amato, che ha parlato della più grande stagione di stabilizzazioni in Italia: “Con i 500 di Latina arriveremo a 2300 stabilizzazioni in tutto il Lazio, in un sistema sanitario che non produce più disavanzo e deve darsi l’obiettivo di migliorare ancora i Lea, (i livelli essenziali di assistenza). Accanto al percorso di stabilizzazione – ha aggiunto D’Amato rivolto al direttore generale della Asl Giorgio Casati e al direttore sanitario aziendale Giuseppe Visconti – si deve procedere speditamente ad approvare il regolamento per i concorsi per il reclutamento di nuovo personale”.
Ciò che deve essere chiaro infatti è che, con le stabilizzazioni, le carenze della pianta organica restano tali: il personale non aumenterà perché è quello già in servizio. Dunque tra pensionamenti naturali e quota 100, senza il cappio al collo del blocco del turn over al 10%, si dovrà procedere al reclutamento di altro personale. “La cerimonia di oggi ci rende particolarmente orgogliosi perché non riguarda le cose materiali, le novità della struttura che pure andremo, una dopo l’altra, ad inaugurare, ma le persone, che sono un patrimonio irrinunciabile di questa azienda”, ha detto Casati.
Faremo riunioni degli stati generali della sanità in tutte le province per rafforzare le strutture e la qualità delle cure, ha detto il presidente della regione Lazio.
Emozione al momento della firma tra i precari, medici e infermieri, in servizio a Latina e negli altri presidi ospedalieri. “Auguroni a tutti”, ha concluso Zingaretti.


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