LATINA – Assolto perché il fatto non sussiste. Questa la sentenza emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Latina Simona Sergio nei confronti di Juan Camilo Pinzon Pinzon, il 28enne di origini colombiane accusato di stalking nei confronti dell’allora 16enne Arianna Briasco, morta nel luglio 2015 per un’overdose di eroina.
La denuncia era partita dalla madre della giovane che ha raccontato che l’imputato aveva tormentato la figlia da giugno 2013 fino a gennaio 2015, telefonandole continuamente, mandandole sms molesti, videochiamate anche in piena notte dove le chiedeva di raggiungerlo altrimenti si sarebbe drogato e sarebbe morto. Poi si sarebbe anche presentato davanti al liceo frequentato da Arianna e l’avrebbe “inseguita per strada mentre scappava, strattonandola per un braccio per impedirne la fuga”.
Per i legali però il fatto non sussiste: sono stati ascoltati un paio di amici che hanno confermato come tra Pinzon e la Briasco ci fosse in effetti stata una relazione. A conclusione dell’istruttorio il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione, accolta poi dal giudice.
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