Aspettando il 25 aprile

LONTANO LONTANO ’44
C’e nell’aria,
il profumo d’una pagina di storia,
scritta sopra un foglio bianco;
che riporta alla memoria,
giorni duri, giorni veri,
andò cosi:

Era Dicembre
e l’aria nevosa,
con la speranza
sepolta e ogni cosa,
ma non così
per quei cento ragazzi,
pronti a morir per qualcosa di più

Su per i monti
compagna una stella,
dolci vent’anni
vissuti in battaglia,
giorno su giorno
si stringono i denti,
per conquistare la libertà

Era di Marzo,
una rondine in volo,
scrive un ragazzo:
« Non sono più solo,
coraggio amore, vedrai son sicuro,
ancora un mese poi ritornerò »

Poi venne Aprile
e l’aria pulita,
questa mia terra è tutta fiorita,
con mille voci, con mille bandiere,
cantiamo in coro la libertà
(parlato)
Sono trent’anni,
e sembra un giorno,
di quei ragazzi e vivo il ricordo
i loro volti son fermi nel tempo,
la loro voce sussurra così:

Cerca sui monti,
c’e un fiore vermiglio,
se nasce ancora vuol dire.

( Rodolfo Carelli )

P.S.
Una canzone il cui autore è Rodolfo Carelli,persona e personalità ben nota nel capoluogo,”naturalizzato” da sempre in Sabaudia. Ne esiste un CD, la canzone è reperibile su Youtube, la cantò Miranda Martino. Un omaggio e un ricordo “gentile” della ricorrenza del 25 Aprile, la Liberazione dall’oppressione e dalla sfascio fascista. Un prologo al ricordo obbligato che ognuno di noi italiani ha il dovere di tenere vivo sabato prossimo. Specie oggi quando è assolutamente necessario opporre RESISTENZA alla protervia, all’infamante disprezzo dei nagazionisti, in prima linea quel “bandito” o ceffo che è già un insulto solo nominare. Allineato ai suoi simili infami spregiatori della giornata in parola,della Liberazione, dei “morti a Reggio Emilia….morti sui vent’anni/per il nostro domani:/ son morti come vecchi partigiani” (canzone “Per i morti di Reggio Emilia”).(gimaul)