ARTENA – Una serata che si preannunciava “grande”, documentata dall’ultimo post sui social di Stefano Frailis, si è conclusa tragicamente poche ore dopo. Il corpo senza vita del 53enne è stato ritrovato in un’abitazione di via Vittorio Emanuele, ad Artena.
L’allarme è stato lanciato da una voce femminile che, al telefono con i soccorsi, ha gridato: «Correte, è morto». Sul luogo sono intervenuti i Carabinieri di Colleferro e Valmontone, con il supporto del Nucleo Investigativo di Frascati e sotto il coordinamento del PM Serena Rossi della Procura di Velletri.
Ipotesi e primi indizi
Inizialmente si è pensato a un malore, ma il sopralluogo ha sollevato dubbi. Il corpo di Frailis non presentava segni evidenti di violenza, ma nell’appartamento sono state trovate corde, tracce di sangue, e sostanze stupefacenti. Gli investigatori stanno cercando di stabilire se il sangue trovato appartenga alla vittima o ad altre persone.
Due ragazze sono attualmente ricercate: testimoni affermano di averle viste fuggire dall’abitazione attraverso una finestra poco dopo il decesso.
Un passato controverso
Frailis, originario dei Castelli Romani, si era trasferito ad Artena circa dieci anni fa. Il suo passato criminale, segnato da accuse di rapina e sequestro, complica ulteriormente il caso. Nel 2006 era stato arrestato per il sequestro di una prostituta minorenne e, nel 2014, per aver segregato e abusato di un’altra giovane per due giorni.
Ipotesi di gioco erotico finito in tragedia
Tra le ipotesi al vaglio c’è quella di un possibile gioco erotico sfociato in tragedia. Le circostanze e gli oggetti rinvenuti nella casa, insieme alle testimonianze e agli esami in corso, saranno fondamentali per fare luce su quanto accaduto.
Le indagini proseguono, con la comunità di Artena che osserva con apprensione lo sviluppo di un caso che sembra intrecciare mistero e passato oscuro.
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