LIVORNO – Un fulmine a ciel sereno quello che la Guardia di Finanza della città labronica ha fatto piombare sulla ridente località marittima in provincia di Livorno. Un fulmine che arriva sino al capoluogo, dove a rientrare nella lista degli indagati è l’attuale direttore generale del Comune, fortemente voluto dal sindaco Salvetti. Ma il perno di tutta l’operazione è il sindaco di San Vincenzo. Secondo l’accusa sarebbe indagato per aver percepito alcune tangenti pari al 2/3 % degli appalti pubblici, denominate come “sostegno politico finanziario”. Finito agli arresti Alessandro Bandini, sindaco in carica di San Vincenzo, in provincia di Livorno e due imprenditori edili, padre e figlio, la lista degli indagati però è lunga ben 23 nomi.
L’operazione della Guardia di Finanza, contesta al primo cittadino la corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio nell’ambito di gare d’appalto. Per gli imprenditori invece l’accusa è quella di essere: “artefici di dazioni illegittime la cui uscita dalla contabilità aziendale è stata dissimulata tramite il pagamento di fatture per operazioni inesistenti”. Ma la lista è folta e comprende dirigenti e personalità di spicco, per l’ex segretario comunale di San Vincenzo, Salvatore De Priamo, è stata richiesta l’interdizione dai pubblici uffici, ovviamente non prima dell’interrogatorio davanti al gip. Nella lista degli indagati anche il vicesindaco Delia Del Carlo e due assessori in carica, Elisa Malfatti e Massimiliano Roventini.
L’indagine è partita da un privato cittadino, che contestava un permesso a costruire che avrebbe modificato pesantemente il lungomare di San Vincenzo. Ad occuparsene la Guardia di Finanza di Livorno. I fatti delittuosi che si leggono nelle carte sono pesanti, dal falso in atto pubblico alla corruzione, alla turbata scelta del contraente negli appalti ad opera di imprenditori e funzionari.
Tra gli episodi corruttivi contestati, è emersa la percezione del 2% e del 3% dell’importo di due appalti del valore di 775.000 e169.000 euro per la realizzazione di opere pubbliche. Tali condotte sono state ritenute connesse al finanziamento della campagna elettorale per la rielezione a sindaco. Bandini infatti, è stato eletto per un secondo mandato nel 2019 con una lista di centrosinistra. Durante detta campagna è stato organizzato l’evento “Miss Livorno 2018 Miss Notte Rosa“, spettacolo pagato dalla società di costruzioni dei due imprenditori ora agli arresti domiciliari. Altresì contestato il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente con riferimento all’affidamento in gestione di una spiaggia attrezzata (una dog beach) e di una baracchina di proprietà comunale.
Ma il terremoto ha colpito anche il capoluogo, difatti nella lista degli indagati risulta anche il Dottor Falleni, attuale maxi dirigente del Comune di Livorno. Difatti su proposta del sindaco Salvetti, dal 2019 Falleni è il direttore generale di Palazzo civico. Dal curriculum di Falleni si può vedere che dal 10/08/2017 al 30/06/2019 è stato Dirigente ai lavori pubblici del Comune di San Vincenzo, nel pieno del periodo interessato dalle indagini.
A Livorno alcuni esponenti politici dell’opposizione ne chiedono a gran voce la sospensione immediata.
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