LATINA – Ha lasciato senza parole la notizia dell’arresto di don Maurizio Verlezza, ex parroco della cattedrale di San Marco, oggi alla guida del centro religioso di via Mazzini e direttore dell’oratorio Don Bosco di Genzano, figura conosciutissima a livello nazionale per la sua attività benefica.
Don Verlezza – secondo l’accusa – portava nel carcere di Velletri, di cui di recente era divenuto cappellano, un chilo di marijuana, 50 grammi di cocaina e due cellulari. Il pacco, destinato ai detenuti, avrebbe dovuto contenere solo beni di prima necessità, in particolare abiti, ma quando la polizia penitenziaria lo ha controllato è saltata fuori la droga. Per il salesiano sono scattate le manette ed è stato portato in carcere in attesa di essere ascoltato dall’autorità giudiziaria di Velletri. Eseguita anche una perquisizione nel suo alloggio dove sarebbero stati trovati e sequetsrati contanti per circa 20mila euro.
Il sacerdote 63 anni, parroco dell’Istituto Salesiano di Genzano ha una importante comunità di seguaci, fedeli da tutta Italia che negli anni si sono affidati a lui e con i quali si tiene in contatto attraverso una chat che alimenta con pensieri e notizie di carattere spirituale. Oggi il messaggio non è arrivato e la chat è rimasta ferma all’ultimo di ieri: “Chi ama non ha fretta – vi si legge – perché l’amore riesce a mettere al centro non il proprio bisogno, ma quello dell’altro”.
Personaggio molto carismatico, Don Maurizio è stato chiamato negli anni a ruoli impegnativi che ha assolto avendo sempre dalla sua parte tanti fedeli che aveva incontrato negli anni, e che hanno aderito alle sue raccolte di fondi a fini benefici. Aveva coordinato squadre di volontari a Genova dopo il crollo del ponte Morandi. Da qualche tempo, l’assegnazione a Genzano, per ragioni non specificate legate ad un momento di fragilità.
LE REAZIONI – “Crediamo nella sua innocenza che non mancherà di dimostrare nelle sedi opportune – commenta sotto l’articolo una lettrice – Chi lo conosce sa che è impossibile e che si dimostrerà la sua estraneità ai fatti”. Un’opinione molto diffusa tra chi conosce il sacerdote e si sta chiedendo che cosa gli sia potuto accadere.
“Ho il ricordo di un sacerdote illuminato dallo Spirito Santo, sempre pronto a spendersi per i giovani e gli ultimi. Mi rimane davvero difficile pensare ad un suo coinvolgimento, confido nella giustizia e nella verità”, scrive un lettore.
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