Arpino, numeri da record per l’edizione 2022 del Certamen Ciceronianum che torna in presenza

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Certamen Ciceronianum Arpinas ancora da record: oltre e 150 partecipanti tra studenti e docenti. Tempori serviendum est, dobbiamo essere servi delle circostanze. Il Centro Studi Umanistici “Marco Tullio Cicerone” ha preso alla lettera l’insegnamento del più illustre degli Arpinati. Dopo il rinvio coatto dell’edizione 2020 ha saputo reinventare il Certamen Ciceronianum aprendo all’Alta Formazione e restituendo alla Città di Arpino i suoi giovani latinisti. Nella kermesse del 2021 si è registrata una massiccia partecipazione, figlia della capacità degli organizzatori di far dialogare il messaggio ciceroniano con gli strumenti telematici in un Certamen scandito in tre fasi che ha visto giungere ad Arpino i 14 finalisti assoluti della manifestazione. L’edizione 2022 conta oltre 150 partecipanti, per due terzi di nazionalità italiana e per un terzo provenienti da ben 7 Paesi Europei (Bulgaria, Francia, Germania, Lussemburgo, Romania, Spagna, Ungheria) e suggella il grande risultato del progressivo avvicinamento alla normalità; ad Arpino giungeranno nel mese di maggio 60 studenti ed i docenti che vorranno accompagnarli, per un totale di circa 100 ospiti. Un risultato di enorme rilievo sia per l’economia locale sia per il movimento culturale che il Certamen è in grado di generare nell’era di forte contingentazione degli spostamenti che stiamo vivendo. Le fasi nell’edizione corrente si riducono a due. Gli iscritti si sono confrontati a partire dal 18 febbraio con docenti provenienti da tutto il mondo, partecipando ad un Corso di Alta formazione diviso in tre moduli – Contestualizzare, Commentare, Tradurre Cicerone – svolgendo da remoto una prova finale. All’esito di tale preselezione la Commissione consegnerà al Centro Studi Umanistici una rosa di almeno 50 giovani latinisti europei che i prossimi 5, 6, 7 e 8 maggio saranno protagonisti di un evento che ad Arpino, nella consueta formula, manca ormai dal maggio del 2019.


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Paolo Iannuccelli
Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.