Archimede Valletta – il barbiere di via Ferrucci – impossibile non ricordarlo. Non un matematico ma un provetto artigiano, impegnato in un mestiere antichissimo. Archimede era originario di Sezze ma non si notava l’accento del suo paese. Preferiva uno spiccato romanesco, quello che si parla a Latina.
Ha lavorato 35 anni nello stesso salone per uomo, un famoso barbiere ricercato da chi teneva ai capelli alla moda, ben stirati e pettinati. L’atteggiamento del popolare Archimede era scherzoso e bonariamente ironico, largamente diffuso tra i suoi colleghi.
Cominciava a lavorare alle otto in punto, il suo era luogo d’incontro, di pettegolezzi, di scambio di notizie, un vero variegato salotto di umanità. I clienti – sempre gli stessi abitudinari – attendevano anche ore per essere serviti da lui, il maestro del taglio e dell’acconciatura. Partecipava anche a gare di acconciatori e le vinceva conquistando ambiti trofei.
Archimede amava la pesca, parlava con soddisfazione di favolose mormore e fragolini, era un tifoso accanito della Roma, scherzava con tutti per ingannare il tempo. Coloro che rimanevano seduti in poltrona non si annoiavano mai. Se non ti vedeva per un lungo periodo ti cercava, per lui era impossibile perdere un affezionato cliente ed amico.
Paolo Iannuccelli
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