Si è aperta un indagine sull’ordigno che ieri in tardo pomeriggio è stato rinvenuto vicino la cassetta della posta, appesa con due fascette, ai cancelli della Tesei Bus di Aprilia. Panico cittadino per svariate ore, con la chiusura al traffico della via Nettunense, mentre tutte le forze dell’ordine, compreso gli artificieri, erano impegnati oltre che alla rimozione della bomba, anche al riprostino della sicurezza stradale.
Ignare le motivazioni che stanno alla base di tale episodio, un episodio che ha lasciato spaventata e sbigottita tutta la cittadinanza con un eco di paura che in poche ore ha fatto il giro della città. Al vaglio degli inquirenti le proiezioni delle videosorveglianze che potrebbero rivelare oscure verità. La famiglia Tesei, una delle più conosciute sul territorio pontino, aveva dal mese di Gennaio, preso il servizio dei trasporti locali dopo essersi aggiudicata la gara d’appalto. Ma come ha dichiarato anche il sindaco Antonio Terra, si tratta di una grande famiglia, con varie attività dislocate sul territorio, per tanto non resta che aspettare i risultati dell’indagine da parte del comando dei Carabinieri di Aprilia.
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