LATINA – Compleanno centenario a Latina, festa in famiglia per il Antonio Gnasso
Nato il 29 luglio 1923 ad Aversa, trascorre l’infanzia e parte dell’adolescenza nella sua città natale. Allo scoppio della 2° guerra mondiale, a 18 anni, viene chiamato alle armi, arruolato ed invito al fronte in Grecia: dai banchi del liceo classico, alle prese con le traduzioni di autori latini e greci, si ritrova a dover maneggiare un fucile anziché la penna e il vocabolario.

Dopo l’8 settembre 1943, con l’armistizio, viene fatto prigioniero dai tedeschi e trascorre 2 anni in un campo di concentramento a Meppen a 15 km da Stoccarda in Germania.

Finita la guerra, si trasferisce a Latina contribuendo alla crescita della città lavorando con impegno e dedizione nella pubblica amministrazione, presso il Catasto.
Antonio ha più anni di Latina; è, infatti, la memoria storica di questa città. Quando racconta di come fosse Latina nel 1946 si rimane affascinati perché racconta di una città che si fa fatica ad immaginare.

Una città, tanto per dirne una, che finiva con il palazzo M, oltre il quale non c’era più nulla; oppure di come la fontana di Piazza del Popolo fosse il ritrovo serale dei pochi abitanti della città. Per non parlare poi del lavoro al Catasto quando ancora nulla era digitalizzato e si “misurava” e si trascriveva tutto a mano. A Latina conosce l’amore della sua vita, Marisa D’Alfonso, che sposa nel 1950 e con la quale ha avuto 4 figli, 7 nipoti e, al momento, 2 pronipoti e la loro storia d’amore dura da 73 anni.

Auguri a questo figlio adottivo che a Latina ha trascorso 77 anni della sua vita ed è depositario, della storia del secolo scorso sia nazionale che locale.


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