LATINA – Com’è nata l’idea di trasformare il romanzo La Parola Magica, bestseller Mondadori di Paolo Borzacchiello in uno spettacolo teatrale lo racconta il regista e attore Rosario Altavilla.
«Fin dalla lettura delle prime pagine de “La parola Magica” – spiega – ho cominciato a immaginare, a “vedere” nella mia mente, ogni situazione, ogni dialogo, ogni personaggio.
Inconsciamente, il mio cervello, stava già lavorando alla regia dello spettacolo.
Infatti ancor prima di parlarne con Paolo Borzacchiello avevo pensato anche ad alcuni attori da contattare.
Ho studiato comunicazione efficace e intelligenza linguistica (oltre a fare l’attore sono anche coach e formatore) e volevo rendere semplici e chiari i concetti e le tecniche di comunicazione che spesso nei libri appaiono complessi e difficili da applicare nel quotidiano. Volevo mostrare, praticamente, quanto si possa usare naturalmente un linguaggio pensato con attenzione senza apparire falsi e/o costruiti.
La cosa che mi rende più felice è leggere e ascoltare i commenti del pubblico che confermano proprio questo, dopo averci visti in teatro.
Scegliere gli attori non è stato facile, devo ammetterlo. Ne ho visti tantissimi, molti bravi attori, ma per interpretare personaggi “soprannaturali” credo si debba avere un fuoco “soprannaturale” già dentro di sé.
Quando ho incontrato Erika D’Errico, Pietro Pace e Veronica Rega, ho visto questo fuoco. Immediatamente.
Oltre ad essere ottimi professionisti, hanno abbracciato il progetto e lo amano quanto me e Paolo Orlandelli, che ha scritto l’adattamento.
Insomma ho avuto la fortuna di creare una squadra che in poco tempo è diventata una vera e propria famiglia composta non solo dagli attori, ma anche da Maddalena Franco (mia moglie) che è una delle più brave organizzatrici che si possano avere accanto in qualunque progetto e Federica Santoro, altra colonna portante dell’organizzazione dello spettacolo. E poi, Letizia Antimucci (truccatrice) e Francesco Trazzera (acconciature), insomma persone speciali a cui va tutto il mio ringraziamento e la mia stima».

Lo spettacolo è andato in scena a Roma, a giugno, e poi a Latina assieme ad Antonello Nigro. Com’è nata questa collaborazione lo spiega ancora Altavilla

«Abbiamo fatto due repliche in anteprima a Roma alla presenza dell’autore, di esperti del settore e di alcuni spettatori che sono stati velocissimi ad acquistare i pochi posti messi in vendita: abbiamo registrato il sold out in 24h dall’apertura del botteghino. Antonello è un amico da diversi anni, ci siamo conosciuti “tra i banchi di scuola”, non quelli delle medie, ma i banchi delle aule di formazione. Da subito c’è stata un’intesa, mi piace la sua praticità e precisione, in questo siamo molto simili. Insomma dopo aver assistito allo spettacolo a Roma ci siamo sentiti al telefono e mi ha detto: “Voglio portare questo spettacolo a Latina”. (Lui dice “voglio” non “vorrei”, giustamente). Dopo due mesi eravamo lì, con 400 spettatori, e un’accoglienza straordinaria».

Quali sono i prossimi appuntamenti de “La parola Magica”?

«Questo spettacolo è molto diverso dagli altri, ha una componente istruttiva molto presente, è quasi un corso di formazione. L’idea è portarlo in tutto lo stivale affinché il maggior numero di persone possa divertirsi con noi e uscire dal teatro con qualche competenza di intelligenza linguistica e diversi spunti di riflessione. Ci stiamo muovendo sia verso nord sia verso sud, non dovrei anticipare niente, ma credo che molto presto saremo in Puglia e poi in Lombardia. Ricevo continuamente messaggi su instagram di persone che hanno amato il romanzo e che mi chiedono di portarlo nella loro città e, vorrei accontantarli tutti…anzi, come direbbe Antonello, “voglio” accontentarli tutti.
Insomma, La parola Magica mi ha insegnato che “con le parole posso fare magie, e che io posso essere un mago se scelgo di esserlo” (cit. Leonard Want), quindi “ABRACADABRA” e… ci vediamo a teatro!».

Ma perché portare La Parola Magica proprio a Latina lo spiega Antonello Nigro: scrittore, formatore e imprenditore.

«Sono molto legato alla mia città e soprattutto a tutte le aziende e le persone che frequentano i miei corsi di formazioni, quindi per me è stato un ricambiare la loro fiducia, portando a teatro uno spettacolo che parlasse di comunicazione persuasiva e spero vivamente di esserci riuscito.

Di solito andiamo a teatro a vedere uno spettacolo che ci emoziona, io invece ho voluto portare la formazione a teatro che non solo ci emozionasse ma che ci facesse riflettere anche quando saremmo tornati a casa. Il 24 ottobre uscirà poi il mio nuovo libro in anteprima su Amazon, per ora in pre-ordine, dal titolo “Come migliorarsi per essere più felici”, che è un manuale di crescita personale rivolto a tutte le persone che vogliono prendere in mano la propria vita e sentirsi da subito più felici. Il mio scopo è quello di regalare ai lettori ciò che la vita mi ha concesso di sapere grazie alla lettura di alcuni testi ed alla frequentazione di alcune persone».


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