LATINA- Uno spettacolo desolante. Una città maleodorante invasa dai rifiuti per giorni e giorni. E, soprattutto, i latinensi residenti nelle aree periferiche costretti a tenere “in casa” i rifiuti in assenza del servizio di raccolta porta a porta. Ad essere paradossale non è il fatto che ci siamo trovati in una situazione di emergenza e quindi imprevista. A lasciare basiti è il fatto che l’amministrazione, ed in particolare il sindaco, conoscendo quanto si stesse delineando su scenari esterni non abbiano pensato e predisposto contromisure per fronteggiare una situazione che sarebbe degenerata in pochissimo tempo. Non ci si può appellare all’impreparazione. Dopo cinque anni – di nulla – Coletta e la sua amministrazione dovrebbero aver appreso meccanismi e modalità operative per non essere spiazzati da circostanze simili. Ennesima battuta a vuoto, ennesimo segnale di farraginosità amministrativa di cui prendere atto con l’auspicio vi voltare pagina. Subito. Per quanto, sul tema dei rifiuti, questa amministrazione non ha certamente affrontato tutte le difficoltà operative che si incontrano al momento di predisporre un servizio di raccolta differenziata commisurato ad un capoluogo importante come il nostro. Anzi, c’era da attendersi un passo avanti, un potenziamento, un miglioramento di tutti gli indicatori della qualità e edella quantità del servizio. I rifiuti che invadono il nostro ambiente urbano testimoniano invece ben altro: che nessuno dei latinensi merita.
Antonio Capozzi Presidente Associazione La Nostra Latina
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