Aumenta l’indice dei casi di disabilità e i casi di disturbo dell’apprendimento in età scolare. Occorre quindi che si sensibilizzi la società civile ma prima di tutto si accenda un faro per catalizzare l’attenzione anche all’interno della amministrazione comunale. Annalisa Muzio, consigliere comunale di Fare Latina e membro commissione scuola e cultura, è pronta a trasformare una necessità’ determinata da carenza di personale nelle strutture scolastiche della città in una battaglia politica. Così nella prossima commissione all’ordine del giorno verrà affrontata una priorità finora rimasta ai margini delle discussioni.
‘’È emersa in sede di discussione la problematica relativa alla mancata convocazione dei gruppi di lavoro per l’handicap operativo e le difficoltà di apprendimento come segnalato da diversi istituti comprensivi – dice Annalisa Muzio -. Vista l’importanza di tali strumenti che hanno il compito di curare le azioni concrete intraprese per ogni singolo alunno con disabilità, occorre in prima battuta andare all’origine del problema per poi trovare una soluzione. Nello specifico, la funzione dei GLHO è la realizzazione di quanto disposto dall’art. 12, co. 5 della legge 104/92, vale a dire la definizione del Profilo Dinamico Funzionale (PDF) (ora chiamato Profilo di Funzionamento) e del Piano Educativo Individualizzato (PEI). Considerato che tali strumenti rappresentano un obbligo in capo alle istituzioni scolastiche che determinano con propri provvedimenti i calendari delle riunioni ho richiesto al presidente della Commissione Scuola che venga inserita nell’ordine del giorno la trattazione della problematica al fine di concordare un incontro prossimo con i responsabili dei vari enti interessati, come Asl, Regione, Provveditorato e dirigenti scolastici’’.
In base ai più recenti dati ISTAT nell’anno scolastico 2020/2021 gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane sono quasi 300mila, pari al 3,6% degli iscritti, circa 4mila in più rispetto all’anno precedente, numeri che sono destinati a crescere ogni anno. E se aumentano gli alunni con disabilità purtroppo non c’è un adeguato numero di insegnanti di sostegno e di assistenti (nominati dalle amministrazioni comunali). In Italia è sempre emersa una politica lacunosa inerente i servizi, con palesi difficoltà riguardanti l’inserimento.
“Purtroppo paghiamo lo scotto dell’assenza delle figure del neuropsichiatra infantile, Il professionista medico che si occupa dei disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza, con un peso che ricade inevitabilmente soltanto sulle famiglie, abbandonate a se stesse nell’affrontare questa criticità di Latina –continua Annalisa Muzio-. Ho dati preoccupanti anche come membro del comitato provinciale Inps e per essere referente dei genitori AIDEE (associazione che si occupa di disprassia). Oggi è necessaria una riorganizzazione dei servizi e di elaborazione di percorsi dedicati alla pubertà, una maggiore partecipazione da parte dell’ente comunale come raccordo rispetto alle criticità e lacune di personale palesate anche dall’Asl. Auspico che il presidente della commissione Mauro Anzalone, molto sensibile a queste tematiche, accolga questa mia istanza ’’.
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