L’esponente di Fratelli d’Italia attacca Coletta e Lbc: “Dicono di dover studiare le varie problematiche ma hanno avuto quattro anni per farlo!”. Nell’ultima seduta del consiglio comunale di Latina Andrea Marchiella è stato protagonista di un acceso dibattito con la maggioranza in merito al regolamento sulle sponsorizzazioni. L’esponente di Fratelli d’Italia ha approvato l’atto ma ha mosso comunque un appunto sulla proposta di affidare un incarico ad un consulente esterno, per una spesa di 45mila euro distribuita in tre anni. “Non vedo la necessità di ricorrere ad un incarico esterno, di recente è stata effettuata una ricognizione sui dipendenti dell’ente e stento a credere che nonostante l’organico ridotto non sia stato trovato qualche dirigente in grado di assolvere tale compito. Mi chiedo piuttosto per quale motivo non si sia deciso di impiegare questi fondi per estendere l’attivazione della videosorveglianza ai borghi. Il via libera al servizio nel centro urbano, peraltro in base ad un progetto della vecchia amministrazione, doveva essere completato con una programmazione riguardante le periferie: ancora una volta emerge la scarsa considerazione per i borghi, e non ci vengano a dire con le solite espressioni ambigue che stanno coinvolgendo i residenti con i loro incontri pubblici. Quelle sono riunioni esclusivamente politiche, convocate da comitati o associazioni vicine alla maggioranza e seguite esclusivamente da persone che hanno sposato la causa di Latina Bene Comune. Se veramente intende sbandierare il proposito del confronto con la gente, il sindaco provveda ad affiggere dei manifesti per invitare tutti e si attivi per coinvolgere anche i rappresentanti dell’opposizione: solo in quel caso i loro circoli chiusi potrebbero diventare degli incontri pubblici!”.
“Basta con l’alibi delle problematiche da studiare!” Marchiella si è poi soffermato sull’esigenza espressa più volte dalla maggioranza di studiare e approfondire le tematiche che affliggono la città prima ancora di intervenire: “Hanno impiegato un anno di consiliatura e di certo ne impiegheranno altri per capire cosa devono fare ma dimenticano che hanno avuto quattro anni a disposizione per conoscere a fondo certe problematiche. Si sono sempre vantati del loro laboratorio, quella “Rinascita Civile” dalla quale è nata Lbc, ma non l’hanno utilizzato per presentarsi preparati all’appuntamento con la gestione della città. Dovevano studiare prima i problemi e ora invece non hanno consapevolezza di cosa affrontano. Lanciano proclami sui grandi temi che affliggono Latina ma dimenticano le questioni più impellenti, quelle che fanno parte della vita quotidiana dei cittadini. Quei grandi temi, inoltre, potevano scoprirli adeguatamente in largo anticipo: si tratta di atti pubblici facilmente accessibili attraverso l’Albo Pretorio, bastava poco per analizzarli senza finire per calarsi in questo ruolo senza sapere cosa fare. In uno dei loro convegni, a dicembre del 2015, parlarono delle priorità degli interventi da compiere per risollevare il capoluogo: che fine hanno fatto quelle priorità, perché non c’è un minimo di programmazione? Loro stessi hanno ammesso di aver lavorato sodo per realizzare progetti della vecchia amministrazione rimasti nel cassetto: quando attueranno iniziative esclusivamente loro? Invocano e annunciano il cambiamento, ma in realtà si limitano a stravolgere senza mai migliorare. Per questo dico che Coletta e i suoi consiglieri devono prendersi le loro responsabilità e dirci una volta per tutte cosa vogliono fare e come intendono farlo!”.
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