Amministrative al Circeo: il discorso di chiusura di campagna elettorale di Stefano Capponi

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SAN FELICE CIRCEO – Una chiusura elettorale molto sentita quella di mercoledì sera da parte del candidato Stefano Capponi, lista Insieme per il Circeo. L’incontro con la cittadinanza si è svolto nell’area La Torre a Borgo Montenero. In una piazza gremita ed entusiasta fin dalle prime ore (oltre mille persone presenti), sul palco si sono alternati momenti musicali e, naturalmente, non è mancato il saluto del candidato a Sindaco Stefano Capponi, presenti anche i 12 aspiranti consiglieri comunali. Dal palco Capponi ha parlato a braccio e con il cuore ai suoi concittadini: “Mi rivolgo soprattutto a coloro che sono indecisi e a chi ha intenzione di non andare a votare domenica 11 giugno. Mi metto nei vostri panni e per cinque volte mi pongo la domanda sul perché devo votare per Stefano Capponi e per Insieme per il Circeo. Per prima cosa, lo avete visto, una prima risposta sta nel simbolo della nostra lista. Ci sono due torri: quella dei Templari nel centro storico e quella dell’orologio di Borgo Montenero. E’ giunto il momento della condivisione. Lavoreremo nel campo dei lavori pubblici, dell’urbanistica portando avanti l’edilizia economica popolare passando attraverso le conciliazioni, con particolare cura per il decoro e mantenimento dei cimiteri e per la risoluzione definitiva dei livelli baronali. Seconda risposta al perché votare noi: mi conoscete, non sono una persona che usa la politica delle accuse, delle ripicche, dei dispetti gratuiti, che punta il dito. Sono sempre stato e continuerò ad esserlo una persona propositiva e costruttiva. Con le liti non si arriva da nessuna parte, si fa solo del male al paese e ai suoi cittadini. Ostinarsi a guardare solo il proprio orticello è deleterio, per questo una volta eletti saremmo molto attenti alle politiche tributarie, cercando di abbassare le tasse ove possibile e proponendo la formula del Bilancio Partecipato, affinché voi cittadini sappiate come vanno spesi i soldi dell’amministrazione. Ci occuperemo anche e soprattutto di sicurezza intesa non solo come lotta alla criminalità, ma in particolar modo come sicurezza sulle nostre strade troppo spesso sulle cronache per tremendi e mortali incidenti. Inoltre, e questa è la terza risposta che mi do, credetemi sono veramente stufo, amareggiato di vedere i nostri giovani che lasciano il paese per andare in cerca di lavoro altrove. Dobbiamo creare per loro il futuro, dobbiamo immaginare di essere in un campionato di calcio, in lotta per due scudetti: quello del turismo con tutte le sue sfaccettature non solo quello mordi e fuggi o della vacanza estiva. Turismo significa soprattutto destagionalizzare, mettere in grado il visitatore di poter usufruire delle nostre bellezze e delle nostre offerte anche e soprattutto d’inverno. Il secondo scudetto da raggiungere è dare centralità all’agricoltura che è il motore trainante di San Felice Circeo, con tutte le eccellenze gastronomiche e non solo. La qualità delle nostre colture è già conosciuta, dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione: valorizzare i nostri prodotti agricoli con un riconoscimento chiamato “Spiga Verde” rilasciato, come la Bandiera Blu dalla Fee; una sorta di bollino di qualità dato ai Comuni con importanti zone rurali. Desideriamo far cooperare le realtà del nostro territorio in modo che si valorizzi e si tuteli la terra che lavoriamo e in cui viviamo. Ed ancora con la quarta risposta mi rivolgo ai giovani, che sono il futuro di ogni cosa. Durante gli anni in cui sono stato assessore sono sempre stato loro vicino, occupandomi di tutte le forme di espressione dei nostri ragazzi: saggi di danza, band musicali, teatro e altro. E’ giunto il momento di creare per loro un forum comunale giovanile per capire quali sono i loro orientamenti e per aiutarli nel loro cammino, accettando anche le loro critiche costruttive. Per loro dobbiamo combattere la piaga del alcol e della droga con campagne di sensibilizzazione adeguate ed efficienti. L’ultima risposta che non avrei mai pensato e voluto dare in vita mia è rivolta a tutte le persone che si sentono inadeguate: più di qualche anziano che ho incontrato mi ha manifestato la sua difficoltà, anche con vergogna, nel portare avanti la vita di tutti i giorni; alcuni giovani mi hanno dichiarato la loro mancanza di stimoli nel mettere in campo progetti per il loro futuro; mamme che non sanno come arrivare a fine mese; uomini di una certa età disillusi e depressi perché licenziati e senza lavoro…Nell’incontrare queste persone, credetemi, ogni giorno nasceva in me una sorta di rabbia, che ha portato le mie convinzioni a diventare determinazioni: ho deciso di ribellarmi in modo costruttivo a questo stato di malessere, i miei concittadini non possono vivere così…voglio fare qualcosa per il mio Paese. Voglio riportare la rinascita nella mia comunità. San Felice Circeo è una terra di leggenda, il mito della Maga Circe, i Templari, Neanderthal…ma è soprattutto la terra di persone che ogni mattina si alzano, si rimboccano le maniche e vanno a lavorare. Persone che lavorano dando vita a prodotti di qualità, che devono diventare la nostra eccellenza. Desidero che ognuno di noi, dall’anziano, alla coppia di sposi, ai giovani, quando alza gli occhi e vede la nostra verde montagna, quando muove lo sguardo al mare, alla nostra terra lavorata con fatica, senta con orgoglio il senso di appartenenza. Per questo ci resta solo un compito da svolgere bene: lasciare ai giovani la nostra città in un modo sicuramente migliore di come i nostri padri l’hanno lasciata a noi. Lasciamo ai nostri ragazzi la possibilità di crearsi un futuro nel proprio Paese, solo così San Felice Circeo brillerà finalmente di forza propria!”


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