Palloncini al cielo al posto dei famigerati botti.
Un pensiero che sta prendendo terreno in cittadini singoli o riuniti in gruppo per festeggiare in maniera più sobria il Capodanno, anche in segno di omaggio verso le migliaia di vittime del Covid e di solidarietà verso medici, infermieri ed operatori sanitari vari instancabilmente in prima linea nella lotta contro l’emergenza sanitaria.
A prima vista un’iniziativa sicuramente encomiabile, alla luce delle gravi conseguenze che spari di mortaretti e accensione e lancio di fuochi di artificio potrebbero arrecare all’incolumità pubblica e alla quiete dei nostri amici animali.
In realtà però, come avverte il WWF Napoli, l’idea non è propriamente felice e non altrettanto consigliabile, per i danni che i palloncini, lasciati alla mercé del vento, finiscono per creare irrimediabilmente all’ambiente, una volta che si depositano al suolo o in mare, nei laghi e nei fiumi.
Pur se biodegradabili o compostabili, sempre oggetti di plastica sono e per decomporsi hanno bisogno di condizioni particolari e tempi lunghi vuoi se si tuffano in acqua o cadono in terra, vuoi se rimangono impigliati tra i rami di un albero. E, non sparendo nel nulla, i loro brandelli possono diventare bocconcini per pesci, uccelli e altri animali con l’altissima eventualità di causarne la morte per soffocamento.
Pertanto tutte le associazioni cha hanno a cuore le sorti dell’ambiente che ci circonda fanno appello alla sensibilità e al senso di responsabilità di quanti si apprestano a realizzare tali eventi, affinché desistano e s’ingegnino a trovare un modo meno invasivo per dare il benvenuto al nuovo anno e dire addio a questo 2020 che non vediamo l’ora svanisca per l’angoscia e i tanti lutti che ha dispensato.
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