Amazon sbarca a Latina, una serie televisiva verrà girata nel capoluogo pontino e dintorni

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Amazon sbarca a Latina. Verrà girata nel capoluogo pontino e zone limitrofe una importante serie televisiva che durerà cinque anni. Il titolo provvisorio è “Mi chiamavo Andrea, adesso Sofia”, una sorta di American Graffiti in salsa pontina. L’organizzazione è già al lavoro, sta prendendo contatti con le istituzioni per ottenere i permessi necessari ed ha già raggiunto un accordo con un noto albergo latinense. Continua così l’interesse del mondo del cinema verso i nostri territori. Il film “Storia di Piera” – tratto dall’omonimo libro di Piera Degli Esposti e Dacia Maraini con la regia di Marco Ferreri – fu girato a Latina, Sabaudia e Pontinia nel 1982. Il bravissimo regista ha utilizzato le immagini di piazza del Popolo, delle vie principali della città, alcuni aspetti del litorale come scenario di una commedia umana.
La metafisica presente ha sicuramente ispirato Marco Ferreri, uomo dal gusto sopraffino per l’arte cinematografica, preferendo sempre territori adatti a determinate vicende umane.
Sono stati tanti i film girati al centro di Latina sin dalla fondazione della città. Ricordiamo “Nascita di una città”, ”Camicia nera”, “Littoria”, “Dall’acquitrino alle giornate di Littoria”, “Nell’Agro Pontino redendo”, “Le rane e le spighe”, “Riscatto”.
Nel dopoguerra sono stati girati “Cielo sulla palude”, “Anopheles”, “Il nome del popolo Italiano”, “Polvere di Stelle”, “La Luna”, “Piccola America”, “gente nord e sud di Roma”, “Latina, Littoria una città”, “Maria Goretti”, “L’amico di Famiglia”, “Gas”, ”Sottosuolo”, “Il gioco più bello del mondo”, “Mio fratello è figlio unico”, “Differenti”, “Storia e libertà”, ”Una volta fuori”.
“Cielo sulla Palude” è un film in bianco e nero del 1949 del regista Augusto Genina, ispirato alla vicenda di Santa Maria Goretti, patrona della città assieme a San Marco. Il film tratta la storia della giovane Maria Goretti uccisa nel 1902 alle Ferriere da Alessandro Serenelli che nutriva una morbosa passione per la giovinetta. Il film fu premiato come miglior film italiano al festival di Venezia nel 1949.
“Storia di Piera” racconta di Eugenia e Lorenzo che hanno una figlia di nome Piera. La condizione mentale della madre non è delle migliori e si aggrava col trascorrere degli anni. Il film percorre la vita di Piera dalla nascita fino all’età adulta, dai ragazzi del quartiere che le vanno dietro alla relazione di tipo omosessuale con Arianna. Anche il padre attraversa un periodo in manicomio. Piera inizia a lavorare come sarta, ma avrà più successo a teatro. Si tratta di un film di elevato spessore, probabilmente autobiografico, che mette in risalto la bravura di attori come Marcello Mastroianni, Anna Schygulla e Isabelle Huppert. Ricordo perfettamente di aver conosciuto la mamma di Piera Degli Esposti a Pianoro, un ridente centro collinare vicino Bologna. Era il maggio del 1983, mi trovavo in quella località per effettuare una radiocronaca per l’emittente pontina Musica Radio di un confronto di baseball di serie A2 tra Pianoro e Latina. Si svolgevano due incontri domenicali, il primo la mattina il secondo il pomeriggio. Il break era naturalmente dedicato al pranzo. Ci recammo in un ristorante e incontrammo la mamma di Piera appena uscita da una casa di riposo della zona per pranzo con i familiari. Piera in una intervista rilasciata al Corriere ha parlato della madre ricoverata in manicomio e ninfomane, alle prese con tanti uomini più giovani. Ho Letto il libro e guardato il film, ho capito a Pianoro che la storia era tutta vera, autobiografica.


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Paolo Iannuccelli
Paolo Iannuccelli è nato a Correggio, provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno, dopo aver vissuto per oltre cinquant'anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e sport. Una parte fondamentale e importante della sua vita è dedicata allo sport, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro. In carriera ha vinto sette campionati da coach, sette da presidente. Ha svolto attività di volontariato in strutture ospitanti persone in difficoltà, cercando di aiutare sempre deboli e oppressi. É membro del Panathlon Club International, del Lions Club Terre Pontine e della Unione Nazionale Veterani dello Sport. Nel basket è stato allievo di Asa Nikolic, il più grande allenatore europeo di tutti i tempi. Nel giornalismo sportivo è stato seguito da Aldo Giordani, storico telecronista Rai, fondatore e direttore della rivista Superbasket. Attualmente è presidente della Associazione Basket Latina 1968. Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali, pubblicato libri tecnici di basket e di storia, costumi e tradizioni locali Ama profondamente Latina e Ponza, la patria del cuore.